Un inizio molto positivo per l’economia varesina

L’analisi congiunturale dell’Unione degli Industriali evidenzia un trend in crescita nei primi mesi del 2017

Apertura d’anno positiva per l’industria varesina secondo i dati dell’analisi congiunturale dell’Unione Industriali di Varese che fra pochi giorni si riunirà in assemblea a Malpensafiere in uno degli appuntamenti più attesi del mondo economico varesino.

Vediamo dunque i dati che faranno da sfondo all’assemblea di lunedì 29 maggio: il 2017 si è aperto con un miglioramento congiunturale, dopo un 2016 caratterizzato da alti e bassi e questo risultato è dovuto a un miglioramento degli ordinativi del mercato interno. In particolare tra i fattori positivi si segnala la ripresa a livello nazionale degli ordini di macchinari che ha un impatto anche sul Varesotto dove questo comparto è particolarmente radicato. Rimangono, però, dei fattori di incertezza legati in particolare al contesto internazionale e alle ricadute sul commercio estero,

leva che negli anni passati aveva trainato l’economia locale anche nei momenti di crisi, e che, invece, nel 2016 ha registrato una battuta di arresto. L’export nel 2016 ha raggiunto 9.482 milioni di euro, in riduzione del 9% rispetto al 2015. Le importazioni hanno raggiunto 5.611 milioni di euro, registrando una diminuzione del 9,8%. L’esito di queste dinamiche ha portato ad un saldo commerciale ancora positivo (+3.871 milioni di euro), ma in riduzione rispetto all’anno precedente (-7,8%).

«Il miglioramento registrato nelle imprese del Varesotto nei primi mesi del 2017 – commenta Riccardo Comerio, presidente dell’Unione Industriali di Varese – è sicuramente un dato positivo, per certi versi atteso, ma che non può farci perdere di vista uno scenario globale, non per forza preoccupante, ma di certo sempre più complesso, come dimostra la sofferenza che ancora riscontriamo nei flussi di export». Il mondo e il contesto di riferimento stanno sicuramente cambiando: «In questa fase storica stiamo, come imprese, istituzioni e semplici cittadini, vivendo sia cambiamenti di natura tecnologica (industria 4.0, digitalizzazione, Internet of things), sia cambiamenti di natura economico-geopolitica (messa in discussione della globalizzazione, neo-protezionismo, futuro dell’Unione Europea, ruolo dell’Italia sullo scacchiere internazionale), sia cambiamenti di natura sociale (rivoluzione nei modi di consumo, disaffezione verso la politica, aumento dell’età media della popolazione) che quando giungeranno a maturazione ci restituiranno un mondo, un’economia, una società, un Paese completamente diversi rispetto al passato» sottolinea Comerio.

Ed è su questi scenari «che come Unione Industriali cercheremo di concentraci durante la nostra Assemblea Generale in programma per lunedì 29 maggio, a Malpensafiere. Vogliamo accendere i riflettori sugli scenari macro-economici che stanno plasmando l’attuale fase storica, declinandoli sulle opportunità di sviluppo che essi aprono alle imprese». Lunedì, alla parte pubblica dell’assemblea che aprirà le porte alle ore 10.45, al Centro Congressi MalpensaFiere di Busto Arsizio, introdurrà i lavori il Presidente dell’Unione Industriali, Riccardo Comerio, con la propria relazione. Seguirà l’intervista del giornalista Gianfranco Fabi a Paolo Magri, Vice Presidente Esecutivo e Direttore dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale e a Claudio Marenzi, Presidente e Amministratore Delegato di Herno Spa.