Varese, provincia di imprenditori

Imprese - Nuove attività nel commercio e nelle costruzioni, in molti chiudono ma il saldo finale resta positivo

– Crescono in Lombardia le imprese attive, con la provincia di Varese che fa segnare una delle migliori performance a livello regionale. I dati elaborati da Unioncamere, relativi al secondo trimestre 2016, confermano la fase di espansione del numero di aziende attive in Lombardia, anche se la crescita su base annua (+ 0.2%) mostra un leggero rallentamento, a causa delle cessazioni che tornano a salire (+ 3.8%).

La crescita rimane concentrata su Milano (+ 1.5%), mentre sono soltanto altre due le province che mostrano un segno positivo e tra queste, oltre a Monza che fa segnare + 0.6% c’è anche Varese con un + 0.2%. Nel dettaglio, nella nostra provincia, sono in totale 62.231 le aziende attive; quelle nuove sono 1.131 a fronte di 700 cessazioni; il tasso di natalità è dell’1.6%, quello di mortalità è dell’1%. Facendo un confronto con gli altri territori della regione, si nota come il tasso di natalità varesino è il secondo più alto in Lombardia, di un soffio dietro rispetto a Milano, mentre quello di mortalità è tra i più bassi.

Una situazione insomma nel complesso positiva per il sistema produttivo varesino; la crescita delle imprese attive inizialmente ha riguardato solo il capoluogo, ma da diversi trimestri il segno positivo è comparso anche per Monza e per Varese. Bergamo e Sondrio hanno raggiunto i livelli di un anno fa, mentre a soffrire sono ancora in particolare Lecco e Lodi.

Ma quali sono i settori dell’economia varesina maggiormente vivaci o al contrario quelli più in difficoltà, dove si registra il maggior numero di cessazioni? Nel secondo trimestre 2016, le nuove aziende si sono concentrate nei settori del commercio e delle costruzioni, seguiti dai servizi alle imprese, mentre le cessazioni si sono concentrate praticamente specularmente sempre nelle costruzioni e nel commercio, ma con l’aggiunta delle attività di ristorazione. Nascono insomma tante imprese nel commercio e nelle costruzioni, ma tante anche ne chiudono, anche se per fortuna il saldo resta positivo, nel settore del commercio si registra un + 0.9%, mentre in quello delle costruzioni + 0.6%.