Varese-Svizzera, ci siamo Il futuro è in un vertice

Il presidente Giorgio Napolitano in visita in Svizzera: «Siamo partner necessari». Così il suo omologo della Confederazione Didier Burkhalter invoca: «Fuori dalla black list». I colloqui ufficiali tra il Capo dello Stato e il Consiglio Federale mostrano «progressi positivi», su frontalieri, black list e capitali detenuti in Svizzera. Si apre una nuova stagione di relazioni?

Nell’accogliere Napolitano a Berna, Burkhalter si è ampiamente soffermato sulle questioni legate ai rapporti transfrontalieri, che interessano da vicino la provincia di Varese.

«Le regioni di frontiera – le parole del presidente elvetico – sono al centro degli scambi tra i nostri Paesi».

«I lavoratori frontalieri italiani, rispondendo al richiamo di un’economia dinamica, principalmente di quella del Cantone Ticino, contribuiscono alla prosperità di tutta la regione. Il Consiglio federale è consapevole che questo comporta anche sfide. È dunque necessaria una stretta collaborazione nella regione di frontiera. Sono sul tavolo proposte costruttive che permettono soluzioni vantaggiose per entrambe le parti».

L’Expo 2015, a cui la Svizzera è stato il primo Paese aderente, viene vissuto come «un’opportunità unica per consolidare i contatti e rafforzare i legami, specialmente nella zona di frontiera». Un quadro di relazioni, che includono i «progetti ferroviari storici» legati ad Alptransit, che Burkhalter definisce «così vive, dinamiche e variegate che non meritano di essere ostacolate da liste nere». Riferimento alla normativa introdotta da Tremonti che considera la Confederazione alla stregua dei “paradisi fiscali”, complicando i rapporti commerciali.

Nella sua risposta, il Capo dello Stato ha ricordato lo «sconcerto» con cui l’Italia ha appreso della «battuta d’arresto» che il referendum sull’immigrazione ha portato rispetto ai rapporti tra la Confederazione e l’Ue.

Ma per Napolitano, «la “via bilaterale” intrapresa dalla Svizzera in Europa non va abbandonata, ma anzi perseguita con la consapevolezza che Unione Europea e Svizzera sono partner necessari, affidabili, amici, dal destino sempre più legato e interdipendente».

«Spero che il semestre italiano di presidenza del Consiglio Europeo possa facilitare una più profonda comprensione delle reciproche esigenze, avvicinando così le rispettive posizioni in vista di una positiva conclusione del negoziato».

Durante i colloqui ufficiali, la consigliera federale delegata ai trasporti Doris Leuthard ha evidenziato «l’opportunità rappresentata dalla prossima apertura della galleria del San Gottardo per gli scambi tra Svizzera e Italia».

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