Via i limiti per Malpensa. «C’è ben poco da festeggiare»

Lo scalo aperto a tutto il traffico intercontinentale. L’analisi di Univa: «Poco cambia, non è bene»

Superato il decreto Lupi, e superati i vizi formali con le richieste consultazioni agli operatori da parte della Commissione Europea, è ora arrivato il via libera al decreto Delrio sull’aeroporto di Linate che ne va a consolidare il sistema di liberalizzazione di destinazioni e frequenze in ambito europeo, fermi restando i limiti di capacità operativa dello scalo.

L’obiettivo dichiarato del decreto è in sostanza quello di ottimizzare la fruizione dell’aeroporto, facilitando la libera circolazione dei cittadini dell’Ue e contestualmente di consentire lo sviluppo dell’hub di Malpensa nello specifico ruolo di gate intercontinentale, migliorando la connettività da Milano. «Lo scalo di Milano Malpensa – spiega la nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – sarà quindi aperto al traffico intercontinentale ed extra europeo operato da vettori europei ed extra europei, senza limiti di tipologie di aeromobili o destinazioni, mentre Milano Linate sarà aperto unicamente al traffico intra-Ue operato da vettori europei con l’utilizzazione di una determinata tipologia di aeromobile (narrow boiled) e con collegamenti point to point».

Poco o nulla cambierà in sostanza e per gli industriali varesini c’è dunque poco da festeggiare: «Il via libera dell’Unione Europea al decreto Delrio sulla maggiore liberalizzazione del traffico sull’aeroporto di Linate in concreto non cambia nulla per Malpensa e per la situazione aeroportuale lombarda che si era venuta a creare con il decreto Lupi pre-Expo che aveva aperto lo scalo milanese a tutte le destinazione europee, eliminando dunque il vincolo di poter volare solo sulle capitali» commenta Riccardo Comerio, presidente dell’Unione Industriali di Varese.

In sostanza la Ue ha rimosso semplicemente il vizio formale del primo decreto, che era stato emanato senza preventivamente sentire le compagnie aeree, «per il resto, ripetiamo, nulla cambia: il testo presentato a Bruxelles dal Ministro Delrio è nei contenuti pressoché uguale a quello del suo predecessore. Se l’avallo europeo al nuovo Decreto non è una brutta notizia per Malpensa, dunque, esso non può nemmeno rappresentare un motivo per festeggiare. Alla fine, infatti, il risultato è che Etihad ottiene quello che aveva chiesto per l’acquisto delle quote di Alitalia, ossia il superamento dei limiti alla crescita di Linate che poneva giustamente il Decreto Bersani» sottolinea Comerio.

L’auspicio del leader degli industriali ora «è quello che incassata questa vittoria nessuno pensi di innalzare ulteriormente l’asticella aprendo Linate ai voli intercontinentali. Di questo, a onor del vero, nel decreto Delrio non c’è traccia. Dunque ci aspettiamo che, dove si dice, nella nota del Ministero, che “lo scalo di Milano Malpensa sarà aperto al traffico intercontinentale ed extra europeo operato da vettori europei ed extra europei, senza limiti di tipologie di aeromobili o destinazioni, mentre Milano Linate sarà aperto unicamente al traffico intra-Ue”, ci si riferisca a un dato acquisito da non mettere più in discussione. Almeno questo, a Malpensa, venga concesso».