«Vogliamo solo poter lavorare» E occupano il palazzo Air Italy

Malpensa - Esuberi Meridiana allo stremo: «Proposte-farsa, vogliamo onestà»

Protesta dei lavoratori Meridiana ieri a Malpensa sfociata nell’occupazione pacifica della palazzina di Air Italy per un paio d’ore. Circa un centinaio gli “esuberi” Meridiana, come loro stessi si definiscono, entrati nella sede della compagnia aerea, controllata dalla stessa Meridiana, dove erano stati chiamati a colloquio una serie di assistenti di volo con l’intento di far sottoscrivere loro un contratto con Air Italy.Aerei e personale Meridiana sono a terra a Malpensa, mentre vola Air Italy. Circa 300 dipendenti a Malpensa che rientrerebbero nella conta dei 901 esuberi, questo l’ultimo dato, tra cui 144 piloti, 591 assistenti di volo, 112 tra il personale di terra e 54 tecnici di Meridiana Maintenance.

«Ci siamo scaldati quando abbiamo saputo che era in corso una sorta di minaccia verso i colleghi ai quali si prospettava il licenziamento se non avessero firmato un nuovo contratto a tempo determinato nella controllata» racconta un’assistente di volo. La febbre è iniziata a salire, gli animi già sfiniti da una situazione che si protrae da oltre un anno. E le recenti dimissioni della ministra Guidi non agevolano la trattativa aperta tra Meridiana e Qatar Airways.Così ieri hanno avuto la meglio le voci, nude e al megafono, dei lavoratori fino allo “sfondamento” e all’occupazione del corridoio della palazzina di Air Italy.

«Dopo anni di cassa integrazione, stremati dai tavoli fra azienda, parti sindacali e Ministero dello Sviluppo Economico che non hanno portato ad alcuna decisione e offesi dalle proposte-truffa di lavoro nella controllata Air Italy, abbiamo occupato la sede di Malpensa di Air Italy per due ore in segno di protesta – raccontano i manifestanti – La cosiddetta proposta, inviata a piloti e assistenti di volo per un contratto a tempo determinato presso la controllata, dipinta come un’ottima

occasione per sfuggire al regime di cassa integrazione, è l’ennesima farsa di un’azienda alla deriva: i lavoratori non possono accettare un contratto il cui termine vada oltre il limite della fine della cassa integrazione e la proposta è inaccettabile anche per tutte le organizzazioni sindacali rappresentative nel Gruppo che sin dall’inizio della vertenza chiedono la fine del “dualismo” aziendale con Air Italy, che di fatto sta operando al posto di Meridiana», evidenziano da Usb.
«I lavoratori che dovessero accettare la proposta continuerebbero a gravare, seppur parzialmente, sul Fondo Speciale del Trasporto Aereo – concludono – Un modo subdolo di fare impresa privata con i soldi pubblici».