Il degrado in città rispecchia l’incapacità dei partiti politici

L’editoriale di Marco Tavazzi sulla sicurezza in città

Il gioco degli struzzi è quello che ha accomunato destra e sinistra negli ultimi decenni.

Il problema fondamentale è che nessuna amministrazione sia stata veramente capace di affrontare la questione sicurezza in maniera risolutiva. Va detto, per essere realmente corretti, che gli strumenti a disposizione delle amministrazioni locali sono sempre stati decisamente limitati.

E che i governi centrali che si sono succeduti negli ultimi decenni sembrerebbero aver fatto di tutto, sempre senza nessuna distinzione di colore politico, per “sguarnire”, dal punto di vista finanziario e non solo, i nostri Comuni.

Di fatto, gli amministratori comunali sono stati messi molto spesso nell’impossibilità di svolgere i propri compiti, non avendo le risorse a disposizione. Questo tuttavia non deve valere come alibi.

Perché anche quando la coperta è troppo corta, si può sempre cercare di ottenere un minimo risultato, non all’altezza delle aspettative, ma meglio di niente. Invece, in passato abbiamo assistito ad una “stanchezza” e in certi casi ad un vero e proprio “lassismo”.

La responsabilità sta soprattutto nei partiti politici tradizionali, che si sono appiattiti su una politica distante dai cittadini ed autoreferenziale.

Sono convinto che le forze più genuine provengano dalle istanze civiche. Nel mio editoriale di qualche giorno fa ho parlato delle due esperienze civiche che hanno presentato

I due candidati sindaco, giustamente, si sono fatti appoggiare da liste civiche collegate al loro nome. A differenza delle altre liste queste sono state, senza offendere nessuno, costruite più “a tavolino”. Tuttavia stanno mostrando una genuinità puramente civica che avrebbe potuto non esserci.

La lista Orrigoni si sta distinguendo, nell’ambito del lavoro della minoranza, per la concretezza e l’incisività delle proposte.

La mozione di Orrigoni sulle rete dei nidi, quella sulla sicurezza di Boldetti. La proposta di abbassare il pedaggio di Pedemontana di Ballerio, intuizione che si è rivelata giusta e confermata dal governatore Roberto Maroni, il quale è intervenuto per renderla gratuita.

Nella lista Galimberti spicca Mauro Gregori, molto attivo sul fronte antidegrado e del civismo già prima di candidarsi. Attivo tutt’oggi, nonostante sieda nei banchi della maggioranza. Non è assolutamente facile fare proposte o levare critiche quando si è in maggioranza e ci si aspetta, diciamolo apertamente, che il tuo ruolo sia solo quello di alzare la mano a favore delle proposte della giunta. Si distingue per volontà di iniziativa il vicesindaco Daniele Zanzi, che infatti è espressione di una lista civica. Forse si corre il rischio di essere ripetitivi. Sicuramente c’è chi si lamenterà e sosterrà che moltissimi esponenti dei movimenti politici sono altrettanto attivi e propositivi.

Assolutamente giusto e corretto.

Il problema da rimarcare è la mancanza di libertà d’azione di cui godono, dovendo sottostare a regole tipiche (e in un certo senso anche corrette) dei partiti politici. Il partito politico, come soggetto della vita democratica di un Paese, continua a rivestire un’importanza fondamentale. Tuttavia, non si sta andando verso quel rinnovamento che i cittadini chiedono da tempo. Come si può vedere bene dall’alto tasso di astensionismo. Quindi, è normale che le liste civiche mostrino una maggiore vitalità. E se i partiti non sapranno cambiare, il loro futuro sarà tutt’altro che roseo.