La pedonalizzazione dev’essere un obiettivo. Non può essere un punto di partenza…

Varese Pedonale - Io dico no. L’editoriale del direttore Francesco Caielli

Il centro di Varese invaso dalle macchine e dal casino non ci piace, anzi: ci fa schifo. Ed è inconcepibile, antiquato e profondamente sbagliato che piazza Monte Grappa sia circondata dalle auto strombazzanti. Perché la nostra Varese, la Varese del futuro, è una Varese con un centro senza macchine. Una Varese in cui si parcheggia in periferia e si va in centro con le navette, magari elettriche.

La pedonalizzazione del centro, però, dev’essere un obiettivo: non un punto di partenza. Perché buttare lì quattro transenne e chiudere via Sacco – senza eventi, senza motivo, senza nulla – ha un unico effetto: quello di fare incazzare la gente.

Chiudiamolo, il centro: spegniamo i motori e mettiamo in strada le famiglie, i bambini con il gelato in mano, i ragazzi e le risate. Rendiamo Varese diversa. Facciamolo, ma facciamolo sul serio: non trasformiamolo in un spot post elettorale, spinti dalla fregola di dimostrare d’aver fatto qualcosa di nuovo dopo anni in cui di nuovo c’è stato – oggettivamente – ben poco. Perché, caro sindaco Galimberti, l’impressione che si ha da fuori è proprio questa qui. Perché l’immagine di via Sacco deserta (niente auto, niente moto: ma pure niente persone) strideva e faceva a cazzotti con il muro di macchine (e clacson, e smog, e moccoli) che intasava via Volta, là dove le transenne bloccavano tutto.

Il punto è che, al momento, Varese non è una città che si può permettere un centro senza macchine. Perché è nata così (è nata male, va bene): con le sue principali arterie che passano per il centro, che lo tagliano e lo attraversano e al quale non possono rinunciare. Un’idea sbagliata e superata di viabilità? Certo che sì. Ma per cambiare veramente le cose, bisogna lavorare a monte: per evitare di fare come chi spazza la polvere sotto il tappeto e si convince di avere una casa pulita. Non si inizia una rivoluzione se non si ha la certezza di poterla portare a termine: mai.

E allora, si inizi per davvero. Si lavori sulla viabilità, si creino le condizioni per poter fare davvero a meno delle auto in centro, si faccia in modo che un varesino non sia praticamente obbligato a passare per via Sacco se vuole attraversare la città e poi (solo poi) si pedonalizzi il centro. Si creino parcheggi ampi ed economici in periferia e si mettano davvero delle navette e poi (solo poi) si aumentino le tariffe di quelli in centro.

E nessuno si lamenterà. O se qualcuno lo farà, ci saremo noi a mandarli a stendere.