Luino città triste? Noi stiamo con chi non l’ha mai rinnegata

Luino una città triste? Ma quando mai? Le dichiarazioni di Enzo Iacchetti, Massimo Boldi e Francesco Salvi, rilasciate a Repubblica.it, questa volta non hanno fatto davvero ridere nessuno. In sostanza, i tre artisti di origine luinese si sono detti stupiti che la città affacciata sul lago Maggiore possa aver sfornato così tanti comici dato che, secondo loro, sarebbe un posto triste, piovoso e deprimente; considerazioni che comprensibilmente hanno scatenato risentimento da parte dei luinesi e anche il loro stupore dato che, giusto lo scorso dicembre, il Comune ha insignito Boldi della massima onorificenza cittadina, ovvero quella di Ambasciatore di Luino nel Mondo.

Premesso che chi scrive sul lago Maggiore ci è nato e che quindi posti come questi ce li ha nel sangue, a noi questa città piace moltissimo, non soltanto d’estate, ma anche e forse più d’inverno. Altro che luogo deprimente; il lago d’inverno, al pari del mare, come cantava Enrico Ruggeri, è un film in bianco e nero, con tutto il suo fascino retrò. Ma non siamo solo noi a pensarlo; a dirlo e testimoniarlo sono soprattutto i tanti turisti stranieri che vengono a Luino a gustarsi panorami mozzafiato e una città a misura d’uomo. Turisti che non capitano certo a caso.

Luino è bella, viva e gioiosa non soltanto d’estate, ma anzi e forse più d’inverno, dove sembra più indifesa e quindi più vera; meno affollata e meno caotica, la città dà il meglio di sé. Come tutti i posti ha i suoi difetti per carità, ma se Luino è triste come dovremmo definire allora certe periferie o certi paesi, che magari non hanno né il lago né un centro storico degno di questo nome? Noi stiamo dalla parte di Luino, anche quando piove e c’è bisogno dell’ombrello; alle parole di chi la denigra continuiamo a preferire quelle di Piero Chiara e Vittorio Sereni, loro che Luino non l’hanno mai rinnegata.