Tutto il fascino di una festa che mi riporta a quand’ero piccolo

Quest’anno è stato per me un onore ma anche una grande emozione partecipare da sindaco di Varese al Falò di Sant’Antonio che è uno dei momenti più belli per tutti noi varesini. Per una sera Varese si stringe attorno alla piazza della Motta per ammirare le spettacolari fiamme che illuminano la facciata della chiesa e si alzano al cielo. Anche ieri la piazza era gremita di persone che non curanti del freddo di questi giorni ha assistito allo spettacolo unico del Falò.

La festa di Sant’Antonio è un evento tanto semplice quanto fondamentale per la nostra comunità. Anche chi non vive più a Varese lo ricorda con grande affetto. Io credo di non aver mai perso un solo appuntamento di questa festa speciale sin da quando ero piccolo. Ma anche da grandi credo che il falò risvegli in noi quel fascino di tornare un po’ bambini immersi nel profumo di frittelle e zucchero filato. La magia della piazza e del calore che arriva dalle fiamme ma anche dalla vicinanza di ciascun partecipante è qualcosa difficile da spiegare a chi non è varesino e non ha mai partecipato al nostro Falò. La città si trova insieme per salutarsi e dare il via ad un nuovo anno con fiducia e speranza. Durante la sera del Falò, oltre all’inconfondibile profumo di vin brulè, si può davvero respirare lo spirito varesino e toccare con mano il senso profondo della nostra comunità che ha piacere di incontrarsi. I varesini si ritrovano per le strade con gioia e semplicità, come da pura tradizione cittadina.
Anche quest’anno poi non sono mancati i cari bigliettini che contengono i nostri piccoli desideri e auguri che poi gettiamo tra le fiamme. E tra i tanti bigliettini dei varesini c’era anche il mio.