Una mossa coraggiosa e da apprezzare. O volete aprire al traffico Corso Matteotti?

Varese pedonale - Io dico sì. L’editoriale di Marco Tavazzi

Certo, pedonalizzare senza creare un adeguato numero di eventi non è forse il massimo. Così come gestire le chiusure lasciando aperta via Veratti, che subisce quindi pesanti ripercussioni in termini di coda.

Ma in linea di principio la chiusura del centro cittadino alle auto nei fine settimana mi trova assolutamente d’accordo. Un progetto che va migliorato, ma su quale è giusto muovere i primi passi. Diamo a Cesare quel che è di Cesare, anche se forse risulterà impopolare spezzare una lancia a favore della giunta Galimberti.

La delega a governare si ottiene alle elezioni, e sindaco e consiglieri di maggioranza l’hanno ricevuta un anno fa. Persino il principale avversario di Galimberti, l’ex candidato sindaco di centrodestra Paolo Orrigoni, sta mostrando grandi capacità istituzionali, nel suo ruolo di consigliere di minoranza, e non si dà alla demagogia distruttiva, ma ad una opposizione costruttiva (che quando deve legnare, legna, quando vede una cosa positiva la appoggia). Sulle chiusure del traffico non è così, ma va bene.

Tutto è perfettibile. La cosa fondamentale secondo me è riconoscere il coraggio di questa amministrazione nel portare avanti una sperimentazione che risulterà inizialmente impopolare, ma che se i presupposti saranno saldi, tra qualche anno porterà ad una vera e propria rivoluzione nel modo di vivere la città. In ogni caso, anche prima che arrivino eventi, sebbene forse azzardato, è comunque utile puntare alla chiusura per iniziare ad abituare al nuovo centro pedonale. Altrimenti, con questa logica del “senza eventi, non si chiude”, riapriamo corso Matteotti al traffico quando non ci sono manifestazioni. Questa è la mia provocazione. Che va presa come tale, ma appunto per far capire come a seconda della prospettiva le cose possano cambiare.

Certo è più facile parlare alla pancia della gente e portare avanti politiche di corto respiro, per tirare su voti e consenso a man bassa nel giro di pochi anni, magari cinque, in vista della prossima campagna elettorale. Insomma, portare avanti visioni politiche dal fiato corto, esclusivamente per avere la garanzia della poltrona. Più difficile, va detto, cercare di innovare, correndo anche il rischio di perdere parte del consenso nell’immediato. Ma guadagnandolo per il futuro. Pedonalizzare il centro di Varese rappresenta il futuro della vivibilità e della vita sociale ed economica della città.