Orrigoni lanciato da Ivan Basso. E anche Farioli fa il tifo per lui

Centrodestra - Al Miv la squadra che sostiene Mister Tigros. Supporter d’eccezione il sindaco di Busto

– Il centrodestra vuole vincere, con. A tirare la volata, il campione: «Paolo è un leader vero». Ma la sferzata la dà il sindaco uscente : «Per fermarci, possono solo raccontare bugie».
Al Miv il lancio della “squadra” del candidato sindaco del centrodestra Paolo Orrigoni: «Varese merita il nostro impegno».
Il testimonial d’eccezione è il grande Ivan Basso: «A un anno dal Giro è curioso che stavolta sia io a venire a salutare Paolo, che alla vigilia di Giri e Tour veniva sempre a trovarmi per farmi gli auguri». Il campione di ciclismo (grande passione di Orrigoni) parla di Varese come di «una città che pedala forte» e nella coalizione riunita attorno a Orrigoni vede «una squadra, con un grande leader. È un leader vero, in cui credere, da aiutare: sicuramente sarà un successo».

Nel video che passa sullo schermo spuntano tanti altri testimonial d’eccezione: , , , ,, , , , ma anche due sindaci di altre città comdi Busto edi Sesto Calende.
Arrivano consigli: «Pensare oltre» suggerisce Giorgetti, «far sentire chi è nella macchina comunale parte di un progetto» da Cattaneo, «un pragmatismo ideale ma non ideologico» da Farioli. Ma il primo testimonial di Orrigoni è il sindaco Fontana: «Sono stati dieci anni difficili, ma essere sindaco di Varese è

un onore unico, è una cosa di una bellezza assoluta: se hai passione per i cittadini, anche le difficoltà si trasformano in opportunità».
È il sindaco a contrattaccare: «Per dimostrare di essere migliori di noi, possono solo raccontare bugie – le parole di Fontana, che si scaglia contro Malerba e Galimberti – La loro unica capacità è fermare tutto, non fare, gettare fango sulla faccia degli altri. Ora però dobbiamo dimostrarlo, facendoci sentire dalla gente. E cancelliamo la parola perdere: vogliamo Paolo sindaco per i prossimi dieci anni». Anche il governatore di Regione Lombardia , dopo aver paragonato Varese alla «musica soul, una canzone da portare sempre nel cuore», non va per il sottile e se la prende con «i cialtroni della sinistra», rivendicando come Regione lo stanziamento da «200mila euro per l’Osservatorio del professor Furia, soldi che la Provincia non ha trovato» e i fondi per sostenere il trasporto disabili.

«La nostra parola chiave è concretezza, parole chiare e tanti fatti – l’affondo del capolista della Lega Nord – Dicono che stanzio soldi solo per Varese, come i 20 milioni per piazza Repubblica? Se anche fosse, Varese è Varese».
Maroni si candida ad amuleto per Orrigoni: «Ho sempre vinto le elezioni». Ma avverte: «So cosa vuol dire fare campagne elettorali difficili. E questa è difficile, nulla va dato per scontato. Le bugie hanno le gambe corte ma possono indurre qualcuno a non votare per noi. Dobbiamo darci da fare. Non possiamo lasciare che Varese finisca in mani sbagliate». E dopo aver lanciato gli slogan su Varese città della famiglia e dello sport, la parola chiave per la campagna elettorale è «innovazione».
Spiega Paolo Orrigoni: «La serietà è la capacità di fare bene non si improvvisano con gli slogan elettorali. Non ci si può spacciare per innovatori quando non si ha il coraggio di dire chi sta dietro di te o si dice che solo quello che non va bene e che non è stato realizzato fino ad oggi». Concretezza.
Perché per Orrigoni, «la vera vittoria non è il 5 giugno, ma ogni mese di giugno da qui al 2021. È solo l’inizio di un cammino che ci deve vedere sempre uniti, impegnati e sul pezzo. Non solo con le grandi opere ma con l’attenzione ai piccoli problemi di tutti i giorni». Per chiudere, sceglie una squadra come modello: «La Pallacanestro Varese: all’inizio dell’anno tanto criticata, ma questa sera si giocherà una coppa europea, con il pienone in piazza Monte Grappa».