La Casa di Nando racconta la storia di 10 anni in uno

La Onlus ripropone il tradizionale calendario. Protagonisti i “mitici” Cinquanta e Sessanta

– Un calendario è quasi come un gioiello, non è per sempre ma per un anno sì: giorno dopo giorno, il calendario 2015 della Casa di Nando (Cdn) scandirà l’anno appena iniziato con uno sguardo alla nostra storia, al nostro recente passato.
Alla Casa di Nando ne sono convinti: «Conoscere il passato aiuta a scrivere e a vivere un presente e un futuro migliori».
La onlus prosegue anche per il 2015 la consuetudine di offrire agli amici di Gazzada Schianno, di Morazzone, Lozza, Castronno, Azzate, Buguggiate, Brunello e, da quest’anno, anche Castiglione Olona un compagno di viaggio per i 365 giorni dell’anno che è appena iniziato.

«Questa nostra quinta esperienza editoriale ci ha portato a scoprire quanto, nel bene e nel male, è avvenuto in questo nostro territorio negli anni fra il 1951 e il 1960 – spiegano – Quelli che abbiamo chiamato “gli anni della ricostruzione”».
Fra oltre duemila avvenimenti occorsi in questi dieci anni centrali del Novecento, i volontari hanno selezionato i 365 che gli sono sembrati più significativi o semplicemente più simpatici, cercando anche di riferirsi con i fatti ai molti personaggi che hanno caratterizzato in quegli anni la vita politica, sociale, culturale, sportiva.
«Sono stati gli anni della rinascita, della ricostruzione dopo due guerre mondiali e una dittatura che hanno letteralmente messo in ginocchio in nostro Paese, la nostra gente, la nostra economia e il nostro tessuto socio-culturale».
Il Calendario 2015 si intitola appunto “La ricostruzione, 1951/1960 – Fatti e personaggi di Gazzada-Schianno, Morazzone, Lozza, Castronno, Azzate, Brunello, Buguggiate e Castiglione Olona”.

Ad accompagnare il calendario una riflessione di tratta da “La luna e i falò”: «Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti». E tante, tantissime foto d’epoca. Il calendario è frutto di oltre 500 ore di lavoro intenso e impegnativo per raccogliere notizie di cronaca e immagini.


Come per molta parte del mondo occidentale, anche per l’Italia gli anni ’50 furono caratterizzati da profonde trasformazioni sia di ordine sociale, economico e culturale, che tuttavia non cancellarono i gravi e radicati squilibri accusati fin dal secondo dopoguerra. Questi furono anni in cui i nostri padri avviarono con tanto impegno e lavoro quella rinascita che ha messo le basi per quel fenomeno economico prima di tutto, ma anche culturale, sociale e di costume, che negli anni ’60 è stato il “miracolo economico”.
«Oltre alle 365 notizie, 12 schede tematiche: la Gazzatese degli anni ‘50, la “vita originale” di , la passione per il teatro che pervase quegli anni, la figura notissima di a Gazzada,gli affreschi dell’antica chiesa dei Santi Cosma e Damiano a Schianno, la Ficep e la Italo Cremona, le Colonie marine per i ragazzi di Gazzada Schianno, la storia e l’arte della Chiesa Santa Maria Annunciata di Brunello».

E ancora, «le case popolari di Gazzada Schianno e la piazza Littoria di Gazzada, il ricordo dei giovani di Buguggiate morti durante il primo conflitto mondiale nel Liber chronicus del parroco don e il ricordo di arrivato in quegli anni a Castiglione Olona in cerca di lavoro».
La presentazione ufficiale del calendario si terrà venerdì al Circolo Familiare di Sant’ Alessandro a Castronno in piazza Demolli.
Per l’occasione alle ore 20 verrà offerto un aperitivo a cui seguirà una cena a base di polenta e formaggio.