Busto, una storia dimenticata tra santi e bachi da seta

BUSTO ARSIZIO C’è una storia che torna potente, sulla scia delle tradizioni. Quella della contrada di Sant’Antonio che questa sera alle 21 lancia la festa. La vita della contrada si concentra tra la tanto discussa Piazza Toselli e via Cardinal Simone, dove si affacciano due gioielli della storia borsanese: l’oratorio Sant’Antonio da Padova, francescano portoghese, santo della Carità, e villa Rasini. Assunta Berra è nata proprio in uno degli appartamenti  di villa Rasini ed è lei a custodire le chiavi della confinante chiesetta.

« Quando quasi tutte le famiglie allevavano i bachi da seta – racconta lo storico Mario Colombo –  la chiesa era il luogo in cui venivano acquistati i “semi”, ovvero  le uova dei bachi, e dove si portavano i bozzoli. Ricordo ancora che la campana suonava sempre  per la “cerca del grano”: parte del raccolto andava  in favore della parrocchia». Poi il campanile è stato demolito.
Tanto però è stato riscoperto, a partire dalla storia del cardinal Simone che verrà “esplorata” in questi giorni.
Valeria Arini
inchiesta sull’edizione di oggi

m.lualdi

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