Varese, chiuse le indagini sull’ex sindaco Fumagalli

VARESE Cinque anni dopo l’avvio dell’inchiesta sul suo conto, Aldo Fumagalli, proprio lui, l’ex sindaco della Lega dimessosi nell’ottobre del 2005 al colmo di uno scandalo politico giudiziario, è ora chiamato a chiudere il cerchio: il pm Agostino Abate ha infatti depositato l’avviso di chiusura indagini, che è stato notificato l’altro ieri al diretto interessato.
Le imputazioni riguardano alcuni episodi di peculato e di concussione. Ma si tratta solo di uno stralcio: mancano per esempio le contestazioni relative ad un’altra

ipotesi per il quale Fumagalli è indagato, cioè il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Eppure proprio l’argomento stranieri aveva offerto lo spunto per tutta l’inchiesta: perché l’ex sindaco avrebbe in qualche modo favorito alcune ragazze romene facendo pressione per farle assumere dalla cooperativa di servizi Sette Laghi, una realtà ai quei tempi per molti versi prossima alla Lega nord, titolare di appalti del Comune.
Ed è qui che è scoppiato il bubbone: perché le ragazze nel 2004 erano ancora extracomunitarie e soprattutto clandestine in Italia (solo successivamente infatti la Romania è entrata nell’Unione europea e quindi nell’area Schengen) e quindi era materialmente impossibile assumerle, a meno di commettere un illecito, che infatti non è stato commesso. Ma non vi è solo questo nella accuse che la procura muove a Fumagalli: vi è di mezzo infatti anche l’uso dell’auto blu per fini diversi da quelli istituzionali. Secondo quanto emerge dalle carte dell’indagine, ragazze venivano prelevate all’aeroporto dagli autisti del Comune, alla guida della macchina ufficiale del primo cittadino.
Non bastasse, una di queste ragazze, ipotizza il pm, ha potuto usufruire di un appartamento del Comune, in via Vetta d’Italia, non avendone alcun titolo, in barba quindi a tutte le procedure di assegnazione degli alloggi comunali.
Il fatto che sia passato tutto questo tempo dall’avvio dell’indagine e dai fatti contestati (risalenti al 2004), non deve far pensare che i reati per i quali Fumagalli – che peraltro ha già reso interrogatori ampi di fronte al pm Abate – siano in prossimità di prescrizione: perché il peculato e la concussione si prescrivono in 10 e 12 anni, ai quali va aggiunto un quarto in caso di rinvio a giudizio, la cui richiesta sarà depositata dopo le controdeduzioni da parte dei difensori dell’indagato.
Franco Tonghini

e.marletta

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