Busto, gli ex Mizar “Dimenticati da tutti”

BUSTO ARSIZIO Ex Mizar, cinque anni dopo resta solo l’ombra dell’insegna sul capannone. «Siamo stati dimenticati da tutti e abbandonati al nostro destino». E’ lo stato d’animo degli ex dipendenti di cui si fa portavoce Umberto Durante, già rappresentante sindacale (per l’allora SdL, oggi Usb) nello stabilimento produttivo della storica attività tessile lungo il Sempione, chiuso dalla proprietà Sitip per trasferire tutta la produzione sull’impianto di Cene, in Val Seriana.
Nel 2006, quando cessò l’attività, i dipendenti erano 128,

di cui più della metà accettarono la buonuscita per cercarsi un’altra occupazione, mentre i restanti cercarono di resistere accendendo i riflettori sulla loro situazione con presidi e proteste pubbliche, anche in consiglio comunale. Si prospettò la possibilità di impiego nella sede di Cene, «ma alla fine – racconta Luigi Balsamo – nessuno dei dipendenti bustesi ha accettato il trasferimento. Troppo impegnativo spostarsi fino a Bergamo per chi ha una famiglia, solo uno dei più giovani si era mostrato disponibile». «Finito il momento dei presidi ed esaurite le promesse delle istituzioni, siamo stati dimenticati e lasciati soli – la denuncia di Durante – la cassa integrazione ormai si è esaurita, i corsi di riqualificazione sono serviti giusto ad avere qualche attestato di scarsa utilità pratica». E pensare che ai tempi d’oro la Mizar dava lavoro a 500 persone.

f.artina

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