Vizzola, presidio dissidenti siriani L’Area non opera più a Damasco

Vizzola Ticino – «Area Spa non sta più operando a Damasco». La notizia arriva in serata, con Marco Marsili, portavoce del Partito pirata e Amer Dachan, della Coalizione Nazionale in sostegno della rivolta siriana, che escono da un lungo incontro avuto con l’amministratore delegato dell’azienda di Vizzola Ticino, Andrea Formenti. «Formenti ci ha comunicato la temporanea interruzione dei lavori in Siria. Attualmente nessun dipendente di Area si trova nel paese mediorientale, e la società sta valutando l’ipotesi di interruzione del contratto». Nel corso del pomeriggio una ventina di persone, tra esponenti del Partito pirata e cittadini Italiani di origine Siriana, avevano manifestato davanti all’azienda.

L’accusa era di collaborare con il regime siriano nella repressione delle rivolte. E dopo pochi minuti di protesta l’amministratore delegato ha accettato di incontrare i manifestanti. L’accusa di collaborare col regime, riportata dal sito Bloomberg, viene però fortemente respinta dalla dirigenza dell’azienda che tramite il proprio legale ha chiesto una formale rettifica.

«La società è risultata aggiudicataria di una gara internazionale aperta alle principali aziende del settore – scrive l’avvocato Fabio Ambrosetti -, indetta da uno degli operatori telefonici siriani. Il sistema richiesto è connotato da caratteristiche tecniche e funzionali standard e comunemente richieste nel mercato dei sistemi per le intercettazioni legali». Contratto formalmente depositato presso le nostre Autorità competenti. «L’aggiudicazione dell’appalto risale al 2009 – spiega l’avvocato -, a molto prima che si manifestasse qualunque tipo di disordine interno alla Siria. Il sistema fornito non è completo e non è mai stato operativo, quindi non può in nessun modo aver contribuito a nessuna azione repressiva». Sul giornale di mercoledì altri particolari sulla vicenda.

p.rossetti

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