“Io, escort per curare mia madre” Da Azzate la confessione choc

AZZATE Si prostituisce per mantenere la madre malata. La triste storia di Omar Mansour a “Mattino 5”. Paolo Del Debbio, giornalista e conduttore della trasmissione di Canale 5, ha affrontato il tema dei nuovi poveri in Italia: pensionati, precari, separati, persone che non riuscendo ad arrivare alla fine del mese e si rivolgono sempre più spesso alle mense dei poveri, dormono per strada o in auto.
In studio, anche Omar Mansour, 21 anni, di Azzate, figlio di un egiziano ormai tornato in patria dopo aver rifiutato l’omosessualità

di Omar. Per mantenersi e mantenere la madre malata, il giovane ha raccontato di prostituirsi da qualche anno, ma vorrebbe cambiare vita. «Da due o tre anni sono un escort», ha confessato il giovane davanti alle telecamere di Mattino 5. Da quanto era ancora minorenne Omar ha dovuto arrangiarsi per provvedere alle cure mediche della madre, che fino a qualche mese fa viveva con lui. «Quando mio padre è tornato in Egitto, ci ha lasciati soli e pieni di debiti. Con il peso della famiglia sulle spalle e i creditori alle porte non sapevo più cosa fare». Per mesi si è rivolto agli assistenti sociali, ma la sua situazione non è migliorata. «Non chiedevo soldi, ma un lavoro. Ho mandato curriculum dappertutto ma la risposta era sempre la stessa: abbiamo gli operai n cassa integrazione, non possiamo assumerne altri».
Omar ha quindi iniziato a lavorare come ragazzo immagine nelle discoteche milanesi e con troppa facilità si è trovato immerso in una realtà di difficile comprensione per un ragazzo di appena 17 anni. «È stato tutto quasi automatico. Mi servivano soldi e mi è stato proposto di diventare un escort. Per molto tempo mi è sembrata l’unica via d’uscita per andare avanti». Tre anni di prostituzione e violenze, fino a due mesi fa. «Quando mia madre è caduta in depressione e ha avuto un infarto, ho deciso che dovevo smettere. Non posso pensare che se ne vada con questo peso nel cuore. Vorrei invece vederla sorridere ed essere orgogliosa di suo figlio».
La madre e le tre sorelle hanno sempre saputo cosa Omar facesse per vivere. «Non sono mai state d’accordo, ma non vedevo alternative. Io non volevo ascoltarle perché non capivo. Non riuscivo a immaginare le conseguenze che questa cosa avrebbe prodotto in me nel tempo, ero troppo giovane». Adesso se n’è reso conto. «Sono stato uno sciocco e ne pagherò le conseguenze per tutta la vita. Mi sono fatto del male e ne ho fatto alle persone che mi vogliono bene».
Adesso Omar vive in un residence ad Azzate, «senza luce e senza gas – ha detto -, ma non voglio più prostituirmi. Mi serve un lavoro». La trasmissione di Canale 5 si è offerta di aiutarlo e gli ha proposto un impiego.

b.melazzini

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