Busto, com’eri pioniera Le tv però ora piangono

BUSTO ARSIZIO Da pioniera al buio? Quanto e come l’innovazione è ancora viva a Busto, sul fronte delle tv?

 Chi tra i bustocchi non ricorda con orgoglio che la prima televisione privata d’Italia nacque proprio nella nostra città? Era il 1975 quando Giuseppe Mancini e Renzo Villa iniziarono a fare concorrenza alla Rai con programmi di grande successo, presentati da Lucio Flauto, Ettore Andenna, Cino Tortorella ed Enzo Tortora.

A quel periodo risale anche la nascita di due radio private bustocche di grande successo: Top Radio Busto e Radio Busto Music, che inventarono un nuovo modello comunicativo. La capacità di Busto Arsizio di essere protagonista nell’innovazione mediatica degli anni ’70 sembra aver perso smalto nel tempo. Ora, la nostra città è orfana sia di radio sia di televisioni commerciali e non sembra essere particolarmente interessata alle nuove opportunità proposte dal continuo sviluppo tecnologico.

Le web-tv ad esempio, ossia le televisioni che trasmettono utilizzando internet, stanno trovando notevoli difficoltà ad affermarsi, tanto che Busto Sport Channel, nota agli sportivi per le dirette delle squadre bustocche, sta pensando di abbandonare la nostra città per cercare fortuna altrove, mentre Busto Web non trova slancio per diventare un’autorevole voce della città. Difficile innovare, è la risposta ad esempio di Busto Sport Channel, che sta guardando verso altri Comuni ritenuti più aperti.

OGGI L’INCHIESTA COMPLETA E I COMMENTI SUL GIORNALE

m.lualdi

© riproduzione riservata