Stie, confermati i 95 esuberi E si affaccia la fine delle corse

BUSTO ARSIZIO Esuberi confermati, come pure la sospensione del servizio. Nulla da fare per i lavoratori Stie. Venerdì scorso, in prefettura a Milano l’azienda ha confermato la mobilità per 95 dipendenti e la sospensione del servizio dal prossimo 1 aprile.

Busto Arsizio  resterà a piedi. Fine delle corse per i bus Stie che collegano i vari punti del tratto urbano e danno lavoro a 40 persone soltanto in città. «Per loro partiranno le lettere di licenziamento», ricorda Salvatore Blanco (Fit Cisl Varese). «Siamo preoccupatissimi: per i lavoratori e per gli utenti. Come può una città come Busto ritrovarsi senza più trasporto pubblico locale? Cosa aspettano Comune e Provincia a convocare il sindacato e a trovare una soluzione?».

Il 26 marzo scade il primo termine della mobilità; poi, passati anche gli altri 30 giorni utili per risolvere il problema, non ci sarà più nulla da fare per i 95 lavoratori Stie (tutti i 40 di Busto e i 38 in forze tra Gallarate e Castellanza). L’amministratore delegato Pierluigi Zoncato, ha già dichiarato che non c’è altra possibilità: «O la mobilità o la messa in liquidazione di Stie. Abbiamo un disavanzo annuo tra i 600 e i 650 mila euro, 150 mila soltanto su Busto». Le istituzioni dovrebbero insomma mettere mano al portafoglio. «Mancano 30 centesimi di euro a chilometro», ha conteggiato l’ad di Stie definendosi amareggiato per gli esuberi dichiarati.

m.lualdi

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