Auto fantasma per i disabili Bergamasco alla sbarra

VARESE Il reato che gli viene contestato è particolarmente odioso: truffa perpetrata ai danni di persone disabili e dei loro familiari. Giuseppe Cannuli, bergamasco di 47 anni, ieri era virtualmente alla sbarra del tribunale di Varese. “Virtualmente” perché, pur essendogli stata notificata la citazione, non si è presentato in aula.
È accusato di aver ingannato una donna rumena, a Varese per ragioni di lavoro, e di averle spillato 8.600 euro.
Secondo la pubblica accusa, Cannuli avrebbe contattato i responsabili dell’Associazione

italiana mielite trasversa. E con loro si sarebbe spacciato come una sorta di intermediario in grado di fornire ai soci automobili a prezzo scontato. Più precisamente: vetture tedesche (Volkswagen, Bmw e Audi) con uno sconto del 30% sul prezzo di listino e con consegna a domicilio. Veicoli che, se necessario, sarebbero stati “adattati” (cioè modificati per consentire la guida anche a persone portatrici di handicap) senza alcun costo aggiuntivo.
L’associazione, in buona fede, fece conoscere questa opportunità ai propri soci. La notizia giunse quindi alla signora rumena, che pensò di regalare una Volkswagen Golf al figlio disabile rimasto in patria. La donna versò un acconto di 8600 euro. Cannuli avrebbe intascato la somma, sparendo però nel nulla senza, ovviamente, consegnare la vettura.

e.romano

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