Varese, violenza nel locale “Un’aggressione omofoba”

VARESE Aggressione omofoba a Varese. Un episodio grave e sconcertante di discriminazione e violenza fine a se stessa. I fatti sono avvenuti venerdì sera, dopo l’una di notte, nel locale «Il Salotto» di viale Belforte. Un locale aperto a tutti, ma frequentato anche da buona parte della comunità gay della provincia. Sebbene sia anche un punto di riferimento per la movida varesina che sceglie la tranquillità della periferia al centro, indipendentemente dai gusti sessuali di ognuno. In tre anni dall’apertura non si erano mai verificati fatti di questo tipo.

Tutto inizia verso l’una, quando fa il suo ingresso nel bar un gruppo di cinque ragazzi, apparentemente sui trent’anni. «Entrano e si guardano in giro – racconta il gestore Vito Lionetti – dopodiché uno si avvicina al bancone e mi chiede se il locale è frequentato da lesbiche e gay. Io gli rispondo di sì e gli chiedo se rappresentasse un prolema. Lui mi risponde di no e ordina una birra a testa».

Fin qui niente di strano. Una delle birre scivola di mano ad uno del gruppo e si rompe per terra. Il barista provvede a pulire e a dargliene un’altra. Il gruppo cerca di attaccare bottone con i presenti, secondo le testimonianze risulterebbero un po’ molesti nell’approccio.

Molestie e insulti I problemi iniziano a sorgere quando uno del gruppo comincia a importunare il gestore, chiedendogli se lo stesse guardando. Il barista nega. «Ma il gruppo appare su di giri – continua Lionetti – e puntualmente ogni tot minuti lo stesso torna al bancone a fare la domanda». Al che il clima degenera, perché il ragazzo inizia ad usare nei suoi confronti un tono minaccioso e parole volgari. Che consistono in esplicite proposte sessuali condite da insulti riferite all’omosessualità del gestore.

Quest’ultimo, insieme alla dipendente che lo aiuta e ad altri avventori, iniziano a chiedere ai cinque di allontanarsi. E qui esplode la violenza. Almeno tre del gruppo afferrano bicchieri e bottiglie di vetro vuoti e li scagliano dietro al bancone, verso il gestore e la dipendente. Uno si attacca al tubo del lavandino piegandolo e danneggiandolo.

Lanci di bottiglie Dopo qualche minuto mollano la presa, e gli altri clienti del locale riescono ad allontanare il gruppo e formano un «muro» tra loro e la porta di ingresso. I cinque iniziano a tirare pugni e scalciare contro qualunque persona passasse a tiro. Un cliente abituale e la dipendente rimangono contusi. La donna andrà al pronto soccorso. Nel frattempo interviene la Polizia di Stato. Uno degli aggressori fugge in auto, gli altri vengono fermati e identificati sul posto. Ieri sarebbe stato idenfiticato anche il quinto. Il proprietario sporgerà denuncia. «Ringrazio i clienti presenti che hanno difeso il nostro e il loro locale» commenta Lionetti.

e.marletta

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