Malpensa, Sea andrà in Cassazione Territorio diviso sulla maximulta

SOMMA LOMBARDO Il pronunciamento della Corte d’appello di Milano per la cosiddetta seconda sentenza Quintavalle è già storia. E lascerà il segno. Non siamo ancora al sipario: Sea non rilascia dichiarazioni, ma ricorrerà in Cassazione.

La correlazione tra aerei e danno ambientale procurato alla Cascina Tre Pini, nella brughiera del Dosso, è stata messa nero su bianco dai giudici nel secondo grado di giudizio. Con tanto di aumento della liquidazione di indennità, passata da cinque a otto milioni di euro, a favore di Umberto Quintavalle e delle sue 100mila piante nei 210 ettari di bosco in grave sofferenza, se non già morte.

«È solo una conferma di quello che era già ovvio», dichiara il sindaco di Casorate Sempione Pinuccia Quadrio: «Anche le analisi affidate all’Asl avevano dimostrato una correlazione tra la residenza attorno a Malpensa e l’aumento della mortalità per malattie respiratorie e dei ricoveri ospedalieri in generale».

Diverso il parere del sindacato. «Se il terzo grado di giudizio confermerà la sentenza, sarà un’ulteriore tegola sulla testa di Sea, che già non gode di ottima salute se pensiamo a cassa integrazione e mobilità. Perciò la nostra preoccupazione è fortissima – commenta Dario Grilanda, segretario generale della Fit Cisl di Varese – L’ambiente va tutelato, ma la nostra priorità ora è il lavoro».

Ampi servizi sul giornale di martedì 19 giugno.

Alessandra Pedroni

s.affolti

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