Musica dal vivo addio Il “Barabba” si arrende

GALLARATE Inaugurato nel gennaio 2009 da Red Ronnie, in tre anni ha portato a Gallarate grandi nomi della musica. Uno su tutti, la scorsa primavera, Enrico Ruggeri, che ha chiuso qui il suo tour.
Oggi, però, a chiudere è il Barabba. Beninteso, il locale di largo Buffoni continuerà la sua attività di somministrazione. Ma verrà meno tutta la parte artistica. Anzi, già in questi giorni sono state smontate le casse e le luci. E anche i cimeli appesi alle pareti,

per quello che era stato ribattezzato The wall of music.
Sul quale erano appesi cimeli come la chitarra autografata di Eric Clapton. O i vinili, tra gli altri, di Led Zeppelin I e The River, debitamente “controfirmati” da Jimmy Page e soci, così come da Bruce Springsteen e da tutta la E street band.
Tutto scomparso, insieme ai concerti e a quel Superselection, concorso per band emergenti promosso con RadioItalia, che tanto spazio aveva saputo dare ai giovani musicisti. E tutto per un problema di carichi sospesi.
L’inizio della fine ha una data: lo scorso 1 giugno, quando la polizia locale è arrivata in forze in largo Buffoni. «Ci hanno contestato subito due cose: il fatto di far pagare un biglietto di ingresso e che l’attività di intrattenimento fosse preponderante rispetto alla somministrazione», spiegano dalla Servair Air Chef, società proprietaria del locale.
Rispetto alla prima questione «da noi l’ingresso era libero». In merito alla seconda, «l’intrattenimento è fatto due sere la settimana per otto mesi, la somministrazione cinque giorni per undici mesi: come fa ad essere preponderante?».  Ma alla fine i vigili un’irregolarità sono riusciti a riscontrarla.
«Un problema legato ai carichi sospesi: quando abbiamo ottenuto il nulla osta del Comune, senza che nessuno uscisse a controllare, non ce l’hanno mai chiesto». Non solo. «Il lunedì successivo un nostro incaricato è passato in Comune a ritirare il modulo da compilare per metterci in regola. Gli hanno risposto che non l’avevano e hanno chiesto di ritornare il giorno dopo».
Un atteggiamento che ha lasciato l’amaro in bocca ai gestori. I quali, in via cautelativa, hanno sospeso le ultime due serate della stagione. Quindi, tracciando il bilancio di tre anni di attività, hanno deciso di lasciare. Sì, perché il verbale dei vigili non imponeva di abbassare la saracinesca, quella di chiudere è stata una scelta autonoma.
«Dopo questa visita, abbiamo capito che fine facevano i nostri sforzi per creare un luogo di aggregazione e fare cultura musicale», concludono amareggiati dalla proprietà. E hanno deciso di rinunciare, con buona pace di musicisti e pubblico che hanno animato, per gli ultimi tre anni, quello che è stato il Barabba live music.

s.bartolini

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