Feltri vede Cassese al Colle «Ma sarà una fregatura»

BUSTO ARSIZIO Il pronostico del direttore Vittorio Feltri: il costituzionalista Sabino Cassese alla presidenza della Repubblica. «Cattolico di sinistra, mai stato in parlamento – così il direttore editoriale de “Il Giornale”, che oggi pomeriggio è stato ospite al B.A. Film Festival – una figura ideale per mettere d’accordo anche i grillini. Ma sarà una fregatura».
Potrebbe essere proprio il togato della Consulta, nominato nel 2005 da Carlo Azeglio Ciampi, il nome a sorpresa che potrebbe uscire dal cilindro di Pierluigi Bersani per sparigliare le carte e strizzare l’occhio

al Movimento Cinque Stelle in vista di una possibile “non sfiducia” per far nascere un governo guidato dal segretario del Pd.
È quello che “fiuta” l’esperienza del direttore Feltri, rivelato a margine del dibattito sulla libertà religiosa organizzato al festival del cinema di Busto Arsizio. «Cassese è un nome importante – secondo Feltri – è un cattolico di sinistra, cosa che farà piacere alla sinistra, e ha il vantaggio di non essere mai stato un parlamentare. Al quarto turno di votazione, considerato che con i grandi elettori la sinistra arriva quasi alla maggioranza, basterà una spruzzata di grillini per farlo eleggere. E sarà una fregatura».
Anche se il direttore non crede che questo possa bastare a Bersani per far decollare il suo governo: «La fiducia del Movimento Cinque Stelle ad un governo del Pd? Mi sento di escluderla». Sull’altro versante invece Berlusconi ha le armi spuntate: «Un piano B non c’è, perché Silvio i voti in parlamento non ce li ha – ammette Feltri – per eleggere il Capo dello Stato non basta essere davanti nei sondaggi». Sabino Cassese, avellinese di Atripalda, classe 1935, è un giurista di chiara fama, che ha incrociato gli incarichi politici solo da “tecnico”. Da indipendente è stato presidente, negli anni ’80, della commissione d’indagine sul patrimonio immobiliare pubblico e tra il ’93 e il ’94 è stato ministro della funzione pubblica del governo presieduto da Carlo Azeglio Ciampi. Nel 2005 fu proprio Ciampi, allora al Quirinale, a nominarlo giudice della Corte Costituzionale, carica che ricopre tuttora. A. Ali.

s.bartolini

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