Englaro; Legale: ‘Civil action’ primo atto citazione entro marzo


Udine, 4 mar. (Apcom)
– I legali di Beppino Englaro, Massimiliano
e Giuseppe Campeis, sono già al lavoro per la ‘civil action’ con
la quale chiederanno il risarcimento danni per chi ha diffamato o
calunniato il padre di Eluana e il primario anestesista, Amato De
Monte. La conferma ad Apcom è stata data da Massimiliano Campeis,
ideatore dell’iniziativa. Il primo atto di citazione potrebbe già
essere notificato entro marzo.

Il figlio dell’avvocato Giuseppe Campeis spiega: “Procederemo
civilmente o, se è il caso, penalmente, verso i soggetti che
hanno ecceduto nei limiti del diritto di espressione attraverso
cause civili risarcitorie. Le diffide sono già partite e il primo
atto di citazione sarà notificato entro marzo”. Lo studio Campeis
esaminerà le centinaia di denunce arrivate alla Procura di Udine
in questi mesi. “Procederemo verso più soggetti – ha spiegato
ancora Massimiliano Campeis – chi ha diffamato già lo conosciamo,
chi ha calunniato lo conosceremo esaminando le denunce inviate
alla Procura”.

Le cause civili risarcitorie avranno “una legittimazione
congiunta – prosegue il legale – in capo al soggetto leso e i
proventi saranno devoluti all’Associazione `Per Eluana’ i cui
scopi e struttura saranno meglio definiti entro il mese”. La
`civil action’ in stile americano condotta dagli avvocati udinesi
toccherà anche Internet. All’esame dei legali di Beppino Englaro
ci saranno blog e messaggi postati da utenti che nei contenuti
hanno offeso o diffamato la famiglia Englaro, Amato De Monte o
chiunque stesse operando per attuare il protocollo di fine vita
stabilito dal decreto della Corte d’Appello di Milano.

“Ci sono diverse frasi diffamatorie verso Beppino Englaro e Amato
De Monte su blog pubblici – ha sottolineato Massimiliano Campeis
– i cui post, se diffamanti, possono essere civilmente rilevanti.
Sarà quindi necessaria l’identificazione dei soggetti che
normalmente hanno un nickname”. Campeis evidenzia che
un’eventuale azione civile non permetterebbe l’identificazione
dei soggetti, ma un’indagine di valenza penale potrebbe avvalersi
dell’ausilio della Polizia Postale.

Bnz

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