Exit poll, sondaggi e Ndocojocojo. La dura legge della notte elettorale

Il curioso ediotoriale del nostro Francesco Inguscio

Indimenticabile nottata a base di pop corn&birrozza per la maratona elettorale televisiva. Non eravamo più nella pelle da giorni all’idea di ascoltare le analisi a caldo di Damilano, Folli e Ilvo Diamanti.

Bene, ecco qui un piccolo résumé di quello che avete ascoltato ieri sera.

– «È ancora troppo presto per fare un commento. Certo, se i dati degli exit poll dovessero essere confermati…» (segue commento).
– «È vero, a livello nazionale il nostro partito è sceso del 25%. Non sottovaluterei però la crescita dell’1,2% nei comuni di Pizzighettone e Ceriano Laghetto».
– «Ed ecco finalmente i primi exit poll: secondo l’istituto di ricerca Ndocojocojo la forbice per il candidato Tizio va dal 35% al 45%; il candidato Sempronio si attesterebbe invece tra il 37% e il 44%»

(e grazie al cacchio, ne sappiamo quanto prima).
– «Qui nel quartier generale del partito comincia a vedersi un po’ di movimento, anche se nessuno per il momento si sbilancia. Il segretario invece seguirà lo spoglio da casa, insieme ai suoi cari. Non parlerà prima di domani».
– «Per un partito nuovo come il nostro, questo 0,1% può essere considerato un risultato incoraggiante. Siamo sulla strada giusta».
– «Dobbiamo ammetterlo con franchezza: questo risultato è deludente. Probabilmente la bella giornata ci ha penalizzato. Per non parlare dello sciopero dei casellanti.
E poi si giocava una partita importante. E mettiamoci anche il generale sentimento dell’antipolitica. E poi…». (seguono altre 1.178 scuse).
– «Alla luce di questi dati, dobbiamo registrare una disfatta dei sondaggisti».