Giovani, valori, radici: è la Varesina. I bei volti del pallone che ci piace

Una squadra che è una famiglia - Il presidente Belletti: «Sono orgoglioso dei nostri ragazzi». In edicola oggi trovate un inserto gratuito interamente dedicato alla Varesina

Umberto Belletti, oltre ad essere il presidente della Varesina, è un po’ il papà di tutto il settore giovanile della Varesina, ma anche dei ragazzi della prima squadra. Gli piace essere definito così, perché questi ragazzi gli stanno particolarmente a cuore. La Varesina si distingue dal resto del mondo del calcio per un ambiente familiare, in cui ognuno può sentirsi stimolato e coccolato, dal bambino dei primi calci all’uomo di punta della prima squadra. E se il mondo della Varesina ha queste caratteristiche è merito anche di un presidente come Umberto Belletti, che antepone il lato umano dei ragazzi a quello sportivo. Non è un metodo, è un modo di essere e di intendere le cose.

Con lui, prima ancora che dei suoi “figli” del settore giovanile, abbiamo voluto parlare della stagione della prima squadra, prossima ad una salvezza in Serie D: «Nella situazione in cui ci troviamo, con tantissimi infortuni, siamo stati bravi e ci siamo difesi bene per tutta la stagione. I ragazzi sono stati meravigliosi, perché hanno dimostrato attaccamento alla società. Siamo orgogliosi di essere dove siamo, come ogni anno, speriamo di finire in bellezza ma soprattutto di aumentare le prospettive per l’anno

prossimo».
Spesso ci riferiamo al settore giovanile della Varesina definendolo il fiore all’occhiello di questa realtà, ed il presidente Belletti ci conferma questa nostra visione: «È quello che ho sempre detto. Infatti, molto spesso, mi chiamano il presidente della Juniores, perché non mi perdo mai una loro partita. E devo dire che quest’anno sono andati davvero bene, centrando l’obiettivo playoff che non era affatto semplice. Poi siamo stati eliminati, ma non si può sempre vincere. Il settore giovanile sta navigando a gonfie vele, e nella nostra testa c’è il progetto di aumentarlo ancora di più, sia per quanto riguarda gli allenatori che i giocatori». I risultati, anche per quanto riguarda i giovani, lasciano un bel sorriso: «Axel Caldirola, che è un giovane della prima squadra, è stato convocato in Nazionale Under 18, è un vanto nostro perché abbiamo visto giusto e creduto fin da subito nel ragazzo. Ma non solo lui, perché abbiamo tantissimi ragazzi forti e meravigliosi, bravi come uomini ancor prima che come calciatori. Il 25 aprile sono stato orgoglioso di partecipare ad una premiazione di bambini di 6-7 anni, è bello veder crescere anche loro. Inoltre siamo stati premiati a San Siro assieme ad altri settori giovanili d’élite, è un vanto anche questo».

In definitiva, tutti questi giovani che gravitano attorno al mondo della Varesina rendono felice ed orgoglioso il presidente Belletti: «Mantenere in piedi un settore giovanile non è semplice, perché richiede soldi e sacrifici. Noi siamo orgogliosi di poterlo fare. Però mi permetto un consiglio per la federazione: le società che si impegnano così tanto con i giovani vanno aiutate, perché la nostra missione è quella di crescerli prima come uomini e poi come calciatori. Chi di dovere se ne accorga, perché è importante che queste realtà vengano valorizzate».