«Iacolino non si tocca. E da oggi si cambia registro»

Il vicepresidente Basile parla chiaro: «Questa maglia va sudata»

«Iacolino non si tocca».

Il messaggio della società, il messaggio del vicepresidente Paolo Basile, suona forte e chiaro. Il primo, e ancora di più il secondo: «Da oggi si cambia registro».

«Per avere, bisogna dare»

No, quello visto a Casale non è e non può essere il Varese. Gli manca qualcosa che fa parte del dna di questa squadra, di questa società, della sua storia: il carattere, la grinta. Le palle. «I nostri giocatori devono capire che maglia stanno indossando, di fronte a che tifosi stanno giocando – arringa Basile – In campo bisogna sputare l’anima, bisogna giocare con la bava alla bocca. Abbiamo preso quattro gol e neanche un cartellino giallo: possibile? Credo di no. Io non ho mai visto il Varese giocare così: il Varese è grinta, cattiveria, attaccamento ai colori, maglia sudata, bagarre, lotta, battaglia. Non vedo mordente, non vedo magliette sudate. Ma già da oggi si cambia».

Si cambia: in che senso? «La società sta dando tutto. Ma per avere, devi dare. Da oggi ci si prende il borsone sulla spalla, ci si porta gli scarpini al campo: altro che avere il nostro Aldo (Cunati, lo storico e inesauribile magazziniere biancorosso, ndr) che prepara tutto, che porta il materiale qui e là con il furgoncino, che prepara lo spogliatoio con le magliette belle piegate sulle panchine».

Lo si deve ai tifosi, anche ieri presenti in ottimo numero considerando la partita alle 15 del mercoledì: «C’è gente che ha preso il permesso dal lavoro per venire a vedere il suo Varese – prosegue, deluso ma soprattutto appassionato, Basile – I ragazzi della Curva li hanno sostenuti, pur dopo aver perso il derby contro il Como: dove altro accade? Ovunque ci sarebbe stata una contestazione. Si può ripagarli con una prestazione del genere? La risposta è no».

«Mi fido di voi»

L’allenatore non è in discussione, anzi: resta il centro del progetto, che il vicepresidente difende con forza: «Il mister non si tocca, nella maniera più assoluta. È dispiaciuto: si è subito legato alla piazza, ha trovato una società con cui vuole vincere: per la città, per i tifosi, per il gruppo di lavoro che si è creato. Il mister va seguito. E vanno tirati fuori gli attributi».

Parole chiare. Che nascono anche dalla convinzione che questa squadra sia tutt’altra cosa: «Mi aspetto una reazione immediata – conclude Basile -. Ho fiducia nel mister e anche nella squadra, che ha tutte le qualità per uscirne: ma deve volerlo. Con tutte le forze».

Leggi anche:

Le pagelle del Varese Calcio


Varese, quattro schiaffi e a casa. Ora fuori le palle


«Io ho sbagliato la formazione iniziale. La squadra non ha avuto gli attributi»