Io sono un uomo. Con doveri e diritti

L’editoriale dell’Editore Piero Galparoli

Perché il Gay Pride a Varese, quale significato può avere una manifestazione di questo tipo nella città giardino?

La rivendicazione dei diritti? La consacrazione di una lobby? Il manifesto politico di uno sparuto gruppo di Gay, di cui tra l’altro pochissimi di Varese? I diritti alla salute, al lavoro, al welfare, all’educazione, all’accoglienza non si ottengono di certo con questo tipo di iniziative, a mio avviso poco credibili e alla fine molto carnevalesche.

Mi domando perché lo Stato dovrebbe entrare nella nostra camera da letto. I diritti inviolabili dei nostri cittadini vanno oltre l’orientamento sessuale, religioso o etnico. I diritti dell’individuo prescindono da ogni tipo di connotazione.

Essere omosessuale non è uno status, né una deminutio, è un fatto privato, esclusivamente privato. Nel momento in cui lo si fa divenire una battaglia pubblica, con i sui eccessi e le sue ostentazioni, diventa facilmente oggetto di scherno, critica e volgarizzazione.

Lo spazio che “La Provincia di Varese” ha dato a questa colorita manifestazione, sia sul quotidiano che sul web, ha generato, soprattutto sui social, una discussione, a volte anche rozza e grossolana da parte dei cosiddetti “leoni da tastiera”.

Il nostro lavoro, oltre che informare, è anche quello di generare opinioni tra i nostri lettori, creare discussione su temi attuali e far confrontare le diverse opinioni.

Di sicuro abbiamo svolto il nostro lavoro in maniera encomiabile, abbiamo fatto cronaca e giornalismo.

Abbiamo scoperchiato una pentola a pressione.

Ed ora?

Ora aspettiamo con impazienza il Gay Pride 2018 sperando che in questo anno di attesa non ci si dimentichi delle vere battaglie, delle vere ingiustizie sociali, delle povertà dei nostri connazionali, degli investimenti strutturali del nostro martoriato paese, dello sviluppo economico, degli investimenti nella scuola e nella sanità.

La maggioranza silenziosa del popolo italiano vuole questo e lo vuole per tutti coloro che ne hanno diritto, nessuno escluso.

Io non desidero essere targettizzato, io sono un uomo né migliore o peggiore di altri.

Io sono solo un uomo che vive in una società con doveri e diritti che valgono per tutti gli altri uomini.