Quando godersi una Bock cinque luppoli diventa un viaggio tra il gusto e la storia

Racchiuso in una struttura monumentale, il Birrificio Poretti è una dei tesori della nostra provincia

Il gusto incontra la grande architettura grazie al Fai. Sabato 25 e domenica 26 marzo in occasione delle giornate di primavera del Fai (Fondo Ambientale Italiano) l’ente aprirà al pubblico mille tesori in tutta Italia.

In provincia di Varese, tra i beni che saranno visitabili, c’è anche lo storico Birrificio Poretti. Il percorso che vi proponiamo oggi, quindi, si snoderà tra il bello del complesso storico-monumentale del birrificio, uno degli esempi più spettacolari dell’architettura industriale in Italia e dell’ecclettismo del Liberty italiano, e il gusto delle ottime birre Poretti: ci sarà infatti la possibilità, oltre che di conoscere il processo produttivo della celebre bevanda nata dal luppolo fermentato, di degustare una vasta selezione delle birre prodotte dallo storico marchio.

Il sito è semplicissimo da raggiungere: si trova in via Olona a Induno Olona e (per chi arriva da fuori Varese) basterà prendere l’uscita Gazzada lungo la A8 e proseguire lungo la tangenziale di Varese in direzione Valganna. Gli accessi al birrificio saranno possibili sabato dalle 14.30 alle 18 e domenica dalle 10 alle 18 con un contributo a partire da 3 euro. Nota particolarmente apprezzabile è che ad accompagnare i gruppi durante le visite guidate saranno esclusivamente giovani appassionati d’arte e della storia del territorio varesino che qui coniuga l’arte con uno straordinario successo imprenditoriale. Le visite saranno infatti condotte dal Gruppo Fai Giovani di Varese e dagli Apprendisti Ciceroni del liceo classico-scientifico Sacro Monte di Varese.

Il complesso monumentale già da solo varrebbe comunque una visita. Racconta infatti una storia di ingegno e cultura che come spesso accade inizia con un viaggio. Quello quello di Angelo Poretti in Austria, Boemia e Baviera, dove incontra i migliori Mastri Birrai e scopre tutti i segreti del “saper fare” una buona birra. Poretti torna in Italia e nel 1877 apre il suo birrificio in Valganna, da sempre terra preziosa per le sue fonti d’acqua

purissima, ingrediente indispensabile per una vera birra di qualità. Da oltre 130 anni, la Valganna è dunque il cuore di un birrificio divenuto brand d’eccellenza in tutto il mondo. Il birrificio è unico perchè coniuga tecnologia e arte sin dai primi anni del ‘900, quando lo Studio di Architettura Bihl e Woltz di Stoccarda, esperto nella progettazione di edifici industriali, realizzò il progetto di ampliamento della struttura. Un grande progetto, che dà vita a un’architettura in stile Jugendstil: la versione industriale del Liberty floreale.

Ecco perché l’edificio è ricco di mascheroni, grottesche, medaglioni con frange e gocce, lesene giganti e conchiglie tutti ispirati al naturalismo e al classicismo dell’epoca. Ma non è tutto.

Immersa in un meraviglioso parco, si trova Villa Magnani. Realizzata nel 1905 da Ulisse Stacchini, lo stesso architetto della Stazione Centrale di Milano. Anche qui si notano le decorazioni floreali tipiche dell’epoca e il motivo dei medaglioni con le iniziali di Angelo Poretti. Graziose sculture di angelo-donna fiancheggiano le scale che portano alla villa, fonte di ispirazione del logo delle birre “Riserve Angelo”. Oggi, Villa Magnani ospita un raffinato pub “La Casa di Angelo”: un posto delizioso dove poter assaporare ricette tradizionali rivisitate tutte rigorosamente abbinate al giusto boccale di birra Poretti. Qui dopo aver imparato la storia di un successo industriale e imprenditoriale e aver ammirato un Liberty autentico l’attenzione sarà tutta rivolta al gusto.

Poretti infatti ha una partnership con Alma, scuola italiana di cucina internazionale. Per capire di cosa si parla basta dare un occhio al menù: la birra è protagonista, ma non come accompagnamento ma come vero e proprio ingrediente. Un esempio? Insalata di lenticchie, rombo e gelatina alla Bock rossa cinque luppoli, oppure mousse alla nocciola del Piemonte con cuore di 6 luppoli Bock rossa. Naturalmente il costo del pranzo non rientra in quello della visita. Unico suggerimento: qualora dovesse esserci un’affluenza straordinaria l’accesso alle visite potrebbe essere sospeso prima dell’orario.

Il birrificio, al di là delle giornate Fai, è comunque visitabile (previa prenotazione) in diversi periodo dell’anno. Sabato e domenica le visite sosterranno però il Fai che tanto fa per la conservazione, il restauro e soprattutto la promozione di moltissimi tesori dell’arte italiana.