Scomparso nel Tresa. Ricerche ancora a vuoto

Secondo giorno di lavoro per i soccorritori ma di Piero Franco Brisca nessuna traccia

– Si chiude senza esito anche il secondo giorno di ricerche di , lo svizzero di 63 anni che poco dopo le 8 di sabato mattina ha fatto perdere le proprie tracce da un camping a Molinazzo di Monteggio, in Canton Ticino.

L’allarme scattato dalle autorità elvetiche sta coinvolgendo anche le forze di ricerca italiane. Oltre all’Unità Crisi Locale, che ha coordinato le ricerche oggi a stretto contatto con la Polizia Lacuale Svizzera, sul posto hanno operato i vigili del fuoco del distaccamento di Luino, i sommozzatori di Milano, i soccorritori acquatici di Varese, il reparto volo della Lombardia con il “Drago 84”, la Rega e la Guardia di Finanza di Luino. Con loro anche i tecnici della XIX Delegazione Lariana che si sono stati attivati dalla Centrale operativa. Si tratta di quattro tecnici specialisti di forra del CNSAS Lombardo (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico), che hanno bonificato pozze e salti, per ora senza esito.

Le autorità italiane e svizzere anche ieri sono intervenute lungo il fiume Tresa, tra Ponte Cremenaga e la diga di Creva, per cercare in acqua e via terra il sessantatreenne. Anche il secondo giorno di ricerche non ha peró purtroppo dato esiti positivi. Ieri le autorità svizzere hanno fornito le generalità dell’uomo dandone una descrizione e invitando chiunque a contattare le autorità qualora pensi di aver notato qualcuno somigliante lo scomparso.

Ecco le caratteristiche fisiche di Brisca: carnagione chiara, corporatura media, 176 cm, occhi castani, capelli grigi/bianchi ricci medio lunghi, con barba. Abbigliamento sconosciuto. Si esprime in tedesco e spagnolo. Non è escluso che l’uomo, magari colto da un malore, si trovi attualmente in stato confusionale e impossibilitato a chiamare i soccorsi.