Scuole del lago in un solo “Clil”. Le esperienze in circolo

L’esperienza di dieci istituti della provincia con l’insegnamento in un’altra lingua

Il 13 di dicembre dieci scuole della Provincia presenteranno ufficialmente a Varese in un convegno alla presenza delle autorità i risultati di un interessante progetto svolto durante l’anno scolastico 2015-16 che sarà ufficializzato attraverso il sito “La scuol@ in un CLIL”. Il termine CLIL, introdotto dai docenti David Marsh e Anne Maljers nel 1994, è l’acronimo di Content and Language Integrated Learning, ossia apprendimento integrato di contenuti disciplinari in lingua straniera veicolare: in buona sostanza indica la teoria su cui si basa l’insegnamento di una materia attraverso un’altra lingua, che viene appunto definita veicolare.

E se la legge di Riforma della Scuola Secondaria di secondo grado avviata nel 2010 ha introdotto l’insegnamento in lingua veicolare anche negli ordinamenti scolastici italiani, nella primaria e nella secondaria di primo grado l’apprendimento integrato di lingua e contenuto non è vincolante per legge, ma l’autonomia scolastica consente di gestirlo in modalità libera nei programmi. Capofila del primo progetto CLIL varesino è l’Istituto Comprensivo di Cunardo, la cui dirigente scolastica, Luisa Oprandi, crede fermamente nella valenza dell’operazione.

«Abbiamo costituito una rete di scuole del bacino Nord – Laghi» spiega Luisa. «in cui si ritrovano tutti i comprensivi, gli istituti superiori, gli istituti di formazione professionale, privati e pubblici, della Valceresio, Valganna, Valmarchirolo, Valcuvia e tutta la zona da Gavirate a Laveno escluso Varese. Essendo in un ambito geografico lacustre e montano che isola un po’, lavoriamo assieme su tanti aspetti, facciamo squadra il più possibile fra di noi. A livello di comprensivi, siamo collocati in territori anche isolati che distano 7 – 8 km di distanza l’uno dall’altro. Nel caso del progetto che esporremo a Varese alla presenza delle autorità, perché il messaggio vada in circolo, l’anno scorso avevamo aderito a un bando: in tutto eravamo dieci comprensivi, con Cunardo capofila: con noi Arcisate, Porto Ceresio, Ponte Tresa, Mesenzana, Germignaga, Gavirate, Viggiù ma anche L’IC Varese 1- Don Rimoldi e Gazzada, oltre la portata del bacino Nord-Laghi».

Nella scuola di Luisa è normale insegnare in inglese le altre materie. «Abbiamo attivato il progetto in tutte le classi, dall’asilo di Ferrera alle due primarie di Valganna e Cunardo alla secondaria di Cunardo. Per me è stato naturale aderire al bando e proporlo alle altre scuole. Si è scelto di lavorare sul potenziamento della matematica utilizzando la metodologia della matematica di Singapore, estremamente all’avanguardia per il potenziamento delle competenze in quella disciplina. In ognuna delle scuole hanno partecipato due classi utilizzando tre docenti sulla primaria e secondaria, per un totale di trenta docenti su venti classi e duecento 200 moduli (venti per ogni scuola). Gli insegnanti, che hanno seguito una formazione specifica, hanno insegnato ognuno la propria materia avvalendosi dell’inglese e costruendo prodotti digitali come giochi animati, storytelling, animazioni eccetera. A questo sono seguite valutazioni da parte degli insegnanti e autovalutazioni degli studenti e di tutto ciò abbiamo costruito un sito a disposizione di tutte le scuole che volessero seguire il nostro esempio».