Un murale in onore di Luigi Ganna

Proseguono spediti i lavori dei ragazzi della Salvemini sul muro della ditta Tecnomatic di via Brunico

Da un paio di settimane il professor Rosario Pirrotta ha ripreso a lavorare al progetto del murale del parchetto del cagnolino di via Brunico. Portando con sé i suoi allievi di terza della Salvemini, il professore ha scelto le prime belle giornate di fine settimana della primavera incipiente per terminare il quadro simbolico di quest’anno: quello dei ciclisti. Ricorrono infatti i sessant’anni dalla morte di Luigi Ganna. Tutto iniziò con una ricerca storica sui luoghi che lo avevano visto protagonista, perché il “Luisun” era nato ad Induno nel 1883, ma nei primi anni del secolo XIX si era trasferito a Varese e aveva fatto della ditta e della villa di Belforte, posizionate fra l’attuale rotonda del Carrefour e i luoghi occupati dalla Lativa, il suo quartier generale.

L’idea di realizzare un murale sul muro di cinta della ditta Tecnomatic di via Brunico nasce durante l’estate del 2015 da un colpo di genio della cosiddetta “Compagnia del cagnolino”, un gruppo di persone che si riunivano nel giardinetto in fondo al parcheggio assieme ai loro amici a quattro zampe e che lo avevano fatto sistemare qualche mese prima al Verde Pubblico, depurandolo dal degrado. Ma siccome l’area è critica e quella parete è vandalizzata, la Compagnia chiede al proprietario Volpi di poterla ridipingere: questo qualcuno deve conoscere bene il luogo, perché il desiderio è che vi si rappresentino immagini care alla comunità.

La scelta ricade sulla scuola pubblica: visto che già alla Sacco le mamme stanno ridipingendo le pareti interne della scuola con arcobaleni e matitoni, si pensa di coinvolgere anche le medie attraverso Rosario, insegnante di educazione all’immagine della secondaria rionale: il “prof” fa un sopralluogo a settembre e promette un piano da sviluppare in primavera. Durante l’inverno si lavora ad un progetto in quattro quadri, che racconteranno altrettante storie di quartiere; in primavera si scaldano i motori e finalmente, arrivato un generoso contributo in pennelli e colori dal Belgo Brico di Valle Olona, ad aprile i ragazzi possono iniziare.

«In realtà sono solo ragazze» ride il professore. E se l’anno scorso la sezione deputata al primo quadro, quello della storia della Belfortese – la squadra di calcio più anziana della città Varese a parte – è la C, quest’anno Pirrotta sceglie di far lavorare la B, per la par condicio. «Andiamo il venerdì e il sabato. Contiamo di finire la storia di Luigi Ganna e di Graziella Dalbello, che vinse i mondiali allenandosi in via Brunico e che ormai è diventata la nostra mascotte, entro aprile. E quando si riuscirà a terminare il quadro del ciclismo brinderemo con il quartiere».

In più c’è un’altra sorpresa in arrivo: Gioia, nome di fantasia per motivi di privacy, una giovane muralista della prima “leva”, è tornata dalle Mauritius e verrà presto a firmare il primo quadro che reca il nome di tutte le compagne tranne il suo, partita all’indomani degli esami.