Monito di Mattarella da Berlino «L’Europa adesso cambi passo»

Primo viaggio all’estero per il Colle: incontro con Angela Merkel: «L’Ue risolva le crisi». Visita al Muro: «Non dimenticare gli orrori»

Primo viaggio all’estero per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in visita ieri a Berlino dove ha incontrato il presidente della Repubblica federale di Germania, Joachim Gauck e la cancelliera Angela Merkel. «L’Europa deve cambiare passo». ha detto il presidente della Repubblica a Berlino, nel corso della colazione offerta da Gauck. Secondo Mattarella l’Unione «deve risolvere le crisi che la scuotono all’interno e mostrarsi capace di affrontare con coerenza e condivisione di intenti, quelle che emergono ai propri confini». Le crisi interne, ha spiegato Mattarella, «hanno monopolizzato il dibattito europeo degli ultimi anni ma hanno anche contribuito, pur a costo di pesanti sacrifici, a far crescere la costruzione dell’edificio europeo». Ora, ha aggiunto, «dobbiamo completare questo percorso il più celermente possibile» e l’Europa «deve riprendere a crescere».

Mattarella nel pomeriggio, ha avuto un colloquio di mezzora con Angela Merkel. I due hanno affrontato temi di politica europea e questioni bilaterali e internazionali.
In precedenza, il presidente della Repubblica si è recato in visita ad un residuo di quel muro che fino al 1989 ha diviso in due la città, chiedendo di «non dimenticare questi orrori». Il pezzo di muro visitato da Mattarella ha la particolarità di essere l’unico tratto della costruzione che ha ancora in mezzo la cosiddetta «terra

di nessuno» e una torretta di guardia sulla quale salivano i poliziotti della Ddr. «Qui sono cadute tante persone che non potevano muoversi in libertà», ha detto Mattarella parlando con i giornalisti, ed è questo «un elemento da ricordare con forza». Soprattutto è da ricordare, ha continuato, «l’innaturale divisione della città che ha segnato la vita di Berlino per decenni e l’oppressione da cui fuggivano i caduti». Per Mattarella «ora si deve pensare al futuro e non dimenticare questi orrori. Si deve pensare ai giovani che hanno sempre più bisogno di questa Europa unita per un avvenire adeguato». A chi gli domandava se non ci sia il pericolo della costruzione di nuovi muri, Mattarella ha espresso l’augurio che «la lezione della storia sia stata così forte da impedire orrori simili».

Già ieri in serata Mattarella si è spostato a Bruxelles dove oggi avrà una prima presa di contatto con i vertici delle istituzioni europee.I colloqui avranno senza dubbio sullo sfondo la situazione economica europea e in particolare quella del nostro Paese. E si svilupperanno seguendo quella richiesta di maggiore flessibilità economica avanzata dal governo Renzi.