«Oggi in battistero c’è una scelta di fede»

Alle 15 la cerimonia di elezione dei catecumeni. Il diacono: «La gioia di queste persone è bella. E può aiutare a fare un bell’esame di coscienza»

È alle 15 di oggi che, nel battistero di San Giovanni a Varese, si terrà la cerimonia di elezione dei catecumeni, quegli adulti che hanno scelto di convertirsi alla fede cattolica e che, nella notte di sabato 4 aprile, riceveranno i sacramenti di battesimo, confermazione ed eucarestia. A seguire queste persone in un percorso di preparazione lungo un anno sono alcuni accompagnatori tra catechisti e diaconi permanenti, come il diacono .
«Si tratta di una scelta importante –

spiega Griggio – perché quando un catecumeno arriva a intraprendere questo cammino vuol dire che c’è qualcosa che lo attira, un sentimento molto più forte del semplice “mi piace” che potremmo rivolgere a un hobby o a un’attività sportiva».
«Quello che sentono e che li attira a sé è un amore che conoscono da tanto ma a cui non hanno prestato attenzione per più ragioni diverse, ma che ha continuato a bussare senza sosta. È questo sentimento che porta alla scelta di questa sorta di viaggio per la propria vita. È importante che sia chiaro che Dio non promette di togliere le difficoltà dalla vita, di togliere le croci di ciascuno, ma di aiutarti a sorreggerle».

I nuovi fedeli, dopo aver discusso con il parroco e con coloro che li hanno guidati nel cammino dell’effettiva certezza di volersi convertire, hanno scritto di proprio pugno e da un punto di vista personale le ragioni della loro scelta, richiedendo il battesimo.
«Si tratta di una lettera assolutamente personale, in cui ciascuno scrive ciò che davvero sente, in un’ottica di condivisione e di verità» spiega il diacono.
Le richieste sono state inviate al cardinale , e questa domenica gli uomini e le donne che hanno intrapreso il percorso di preparazione riceveranno risposta attraverso la cerimonia in battistero.

Il rito, dopo un canto iniziale ed un’orazione, prevedrà la lettura di tre scritti tratti dall’Antico Testamento e dal Nuovo Testamento, di cui l’ultimo dai Vangeli.
Seguirà il rito di elezione con l’appello dei catecumeni, e quindi l’omelia. Al termine della successiva interrogazione dei catecumeni e padrini e degli accompagnatori, la cerimonia terminerà con la preghiera. «Per chi li accompagna è una gioia e ogni volta una riscoperta del vangelo. Svolgere questo cammino con chi si interroga per comprendere questo desiderio ti permette di avvertire quella forza nel cuore. È come un primo innamoramento».
Al termine del tempo di Quaresima, durante la veglia Pasquale, i catecumeni riceveranno all’interno della celebrazione i tre sacramenti di introduzione alla fede cattolica del battesimo, confermazione ed eucarestia.
Attraverso i catecumeni che ha accompagnato negli ultimi quattro anni, Luciano Griggio ha riscontrato una profonda fatica tra coloro che decidono per questa scelta religiosa:

«A volte non c’è una testimonianza che li può incoraggiare. Mi è capitato di incontrare persone provenienti da ex paesi comunisti, in cui la fede era assente o segreta, che mi chiedono come mai qui, dove si è liberi, ci sono fedeli che rinunciano ad andare in chiesa. Molti vivono la fede in maniera piuttosto superficiale, ed è ancora più bello incontrare queste persone perché vuol dire che nonostante il nostro cattivo esempio Dio li attira».
«Noi che accettiamo fin da bambini la fede dovremmo però curare sempre “l’olio del nostro motore”, sennò si rovina. Abbiamo bisogno di una fede fresca, come dice Papa Francesco. Abbiamo bisogno di essere testimoni di fede senza stanchezza».
Questo, ci tiene a sottolineare il diacono, «vuole essere un invito a tutti i fedeli. Cogliamo la gioia di celebrare queste persone e il loro ingresso nella comunità facendo anche noi un esame di coscienza sulla nostra fede».