Quando gli studenti diventano squadra. Tutto il mondo si gode la Varese più bella

A VOCE ALTA

L’appuntamento è fissato di prima mattina nella sede della Canottieri Gavirate. I ragazzi si ritrovano sotto la torre d’arrivo e il responsabile organizzativo assegna loro le aree di servizio. Per l’area “supporto alle regate ”sono individuati coloro che si occuperanno delle partenze, per i quali il compito è quello di tenere ed allineare le barche pronte per lo start; sono individuati i responsabili dei pontili d’imbarco e sbarco che affiancheranno i team occupandosi del materiale che rimane a terra,

stampelle, tutori, carrozzine, suddivise per nazioni; ci saranno addetti al trasporto e all’assegnazione dei numeri da inserire e staccare dalle barche. Per l’area “informazione e comunicazione” alcuni ragazzi si offrono per operare alla torretta d’arrivo con giudici e cronometristi ed altri all’info point per pubblicare risultati, accogliere atleti e delegazioni straniere e dare ogni tipo di informazione al personale sportivo e al pubblico presente. Infine, per l’area “logistica” alcuni studenti hanno dato il loro apporto alla segreteria per tutte le operazioni di coordinamento e di buon esito della manifestazione stessa. Dopo una rapida formazione che ha permesso loro di comprendere il compito affidato, i 60 ragazzi del liceo ad indirizzo sportivo hanno dato modo di mostrare agli adulti responsabili di settore, le loro caratteristiche di disponibilità, efficienza, scaltrezza ed efficacia. Gli insegnanti accompagnatori hanno solo osservato i propri alunni, cogliendo gli aspetti caratteriali dei ragazzi. Sono emerse considerazioni interessanti che hanno permesso di vedere come l’esperienza pratica contribuisca in modo determinante alla crescita dei giovani adolescenti desiderosi di darsi da fare, essere efficienti, responsabili ma anche delegare i compagni, essere curiosi e propositivi, come pure di rimanere in attesa di una richiesta di intervento; nessuna caratteristica risulta sbagliata, hanno solo bisogno di tempo per imparare ad essere responsabili del loro operato in base a ciò che hanno scelto di fare. E alla fine sono arrivati i complimenti, la gratitudine per la grande squadra degli studenti che è risultata di grande aiuto, gli articoli e le foto con i volti dei ragazzi sui giornali, momenti vissuti con la percezione di “importanza” che hanno lasciato un bellissimo ricordo di questa tre giorni sul lago di Varese.