È cortocircuito nell’occupazione: l’azienda cerca, ma non trova

Cala ancora il lavoro tra i giovani (-7,47%) eppure ci sono mestieri super ricercati. Lo rivela l’analisi di Confartigianato: oggi valgono oro gli addetti ai processi produttivi

– In questi anni il mercato del lavoro si è molto complicato: le imprese fanno fatica ad assumere, i giovani non trovano lavoro e le loro speranze per il futuro stentano a tornare serene. Siamo ancora di fronte ad una disoccupazione giovanile in aumento anche in provincia di Varese: – 7,47% i giovani occupati tra i 19 e i 25 anni tra dicembre 2013 e giugno 2014; in provincia il tasso di disoccupazione è passato dal 14,2%

del 2008 al 39,1% del 2013.
Eppure, in mezzo a quello che sembra essere diventato un circolo vizioso difficile da spezzare finchè la crisi non allenterà in modo stabile e definitivo la sua morsa, c’è un controsenso: sebbene manchi il lavoro, ci sono molte professioni vacanti, ci sono imprese che hanno bisogno di personale e non riescono a trovarlo.
Secondo l’ultima analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato Varese sulle mansioni che servono alle aziende della provincia di Varese «competitività e professionalità in figure che siano sempre più in grado di soddisfare le esigenze dell’impresa moderna e di mercati sempre più agguerriti» è ciò che chiedono gli imprenditori.

Non basta insomma saper fare un mestiere, bisogna saper guardare lontano, più degli altri. Ma vediamo qualche dettaglio: se la precedente ricerca, del novembre scorso, sottolineava il bisogno di figure manageriali e tecnici software, in questa ultima analisi sono le figure più operative, quelle di addetti da inserire nei processi produttivi ad essere le più richieste.
E i settori che offrono maggiori possibilità sono quelli della meccanica di produzione (dove servono figure di affilatore, rettificatore, fresatore, laminatore), chimica-gomma-plastica (vengono ricercati tecnici per il taglio, termoformatura, pulitura e specchiatura delle lenti ma anche commerciali / venditori e impiegati di direzione) e trasporto (servono addetti al carico, scarico e movimentazione merci).
Alimentari e ristorazione registrano un’accelerazione nelle richieste di cuoco, commis di cucina e pizzaiolo.
«I mercati chiedono ciò che serve – spiega Davide Galli, presidente di Confartigianato Varese – e un giovane deve essere messo nelle condizioni per poter scegliere ragionevolmente secondo le esigenze delle imprese».

I giovani e le imprese devono aiutarsi, specie «in mancanza di politiche adatte a rilanciare l’occupazione giovanile (per ora ci sono Garanzia Giovani e Jobs Act), è importante valorizzare le capacità dei giovani incrociando, sulla base di dati reali, domanda e offerta».
E con questa analisi sulle professionalità, aggiunge Galli «vogliamo dare risposte attendibili leggendo in tempo reale i tanti cambiamenti del mercato provinciale. E ci auguriamo che la ricerca sia da stimolo a tutti coloro che lavorano a stretto contatto con i giovani e che, direttamente e indirettamente, sono responsabili delle loro scelte».
I giovani vanno preparati, guidati e consigliati «soprattutto, si deve lavorare tutti insieme affinché l’humus imprenditoriale di questo territorio, da sempre di vocazione manifatturiera, non vada disperso e porti a sempre nuovi germogli».