«Regole a favore delle imprese». La battaglia di Confartigianato

Il presidente Davide Galli detta la linea dopo la recente riconferma

Sono le storie delle imprese a raccontare quanto la burocrazia sia un fardello sulla vita delle imprese. Non un ritornello stanco quello raccontato dagli imprenditori, ma una vera e propria necessità di veder cambiare qualcosa che Confartigianato Imprese Varese vuole raccogliere come una nuova sfida. Per portare cambiamento, rete e nuove forme di relazione. Queste sono le sfide che l’associazione porterà avanti insieme al suo presidente Davide Galli, che domenica scorsa, in occasione del congresso provinciale dell’associazione, è stato riconfermato presidente.

E proprio da lì vuole ripartire Galli: «Dalle regole, regole giuste, non contraddittorie e misurabili, dalla loro osservanza, e dalla necessità di semplificarle per agevolare gli imprenditori nel loro lavoro quotidiano. Perché, come associazione che crede nella collaborazione chiederemo una misurazione continua degli effetti di norme, leggi e regole sulle piccole imprese. Non solo per evitare sovrapposizioni, ridondanze o complessità, ma anche a beneficio di un’applicazione equa e corretta».

In occasione del recente congresso provinciale di Confartigianato Imprese Varese è stato anche distribuito in anteprima agli imprenditori il “Rapporto 2017 Artigianato e Piccole Imprese” realizzato dalla stessa associazione varesina insieme a Confartigianato Lombardia. Si tratta di una vera e propria mappa dell’imprenditorialità in provincia con particolare focus sulle tematiche della burocrazia, dei tempi della giustizia e del peso della tassazione sulle Pmi locali. E i risultati sono sconcertanti: in Italia ci vogliono 240 ore all’anno

per pagare le tasse, mentre le ore impiegate in media dai paesi Ocse sono 163; il Gap Italia-media Ocse delle ore necessarie per espletamento adempimenti burocratici è del 47,2%; nel 68,8% dei casi l’extra costo fiscale pesa sulle imprese con meno di 10 addetti; l’extra costo fiscale sostenuto dall’artigianato del territorio ammonta a 27 milioni di euro. E poi ancora: a Varese è di un anno e sette mesi (569 giorni) la durata media dei procedimenti civili, vale a dire cinque mesi in più rispetto al vicino Mendrisio. «La burocrazia – sottolinea Davide Galli, – costa alle imprese della provincia di Varese 92 milioni di euro e l’extra costo burocratico fiscale sostenuto dall’artigianato ammonta a 27 milioni di euro: dov’è la semplificazione?». Non si tratta di bruscolini, perché quando gli imprenditori fanno i conti tutto si traduce in investimenti, occupazione, produttività. E tutto questo accade ogni giorno: eppure, quando si è iniziato a parlare di digitale e di digitalizzazione della burocrazia, gli imprenditori ci avevano quasi creduto.