Nel Paese dei Suv s’ingrossa l’inciviltà

Ricordate il Bianconiglio di Alice nel Paese delle Meraviglie che correva in giro con il suo orologio a cipolla ripetendo incessantemente è tardi è tardi? Ecco, noi umani siamo diventati così. Sempre trafelati, stressati correndo dietro a cosa non si sa, anche perché così facendo si tocca a tutto senza concludere nulla a dovere.

Se ci fosse solo questo passi ancora, sebbene la malattia si presenti già seria. Ma c’è di peggio: quell’animosità, quell’abitudine litigiosa di contraddire sempre, quella violenza, vedi volgarità verbale che inquina e avvelena ogni rapporto. Stiamo diventando un popolo di incivili e stiamo pagando amaramente questa nostra attitudine. Parlavo ieri con un grande imprenditore dei nostri, uno di quelli seri, tenaci che si tiene fuori dalla mischia vociferante e nullafacente, che mi confermava ciò che temevo: gli investitori stranieri stanno alla larga dall’Italia, acquistano i nostri prodotti, che rimangono sempre i più apprezzati, ma rimanendo a casa loro.

Perché? Perché da noi ogni occasione è buona per mungere la vacca altrui facendo la figura dei furbetti di periferia, alberghi che chiedono prezzi esorbitanti appena si presenta l’occasione di un evento qualsiasi, si escogitano giochini strani per guadagnare un soldo in più. Ma dove stiamo andando? Ci stiamo imbarbarendo, noi che avevamo conquistato e piegato al grandioso Impero Romano Unni e Visigoti. Dov’è finito il Rinascimento italiano? Dobbiamo proprio fargli il funerale? Una cosa è certa, noi Italiani siamo degli anarchici in pectore, un popolo che è incapace di rispettare la benché minima regola. Un esempio proprio varesino? Andate al parcheggio di via Sempione: signori grandi e grossi con vettura della medesima stazza che bloccano l’uscita per pagare il ticket senza dover fare un passo in più e se lo si fa notare reagiscono mandandoti volgarmente a quel paese.

Ma da quale SUV predichi, verrebbe voglia di dire. Ben vengano allora i sudditi di Queen Elizabeth, che con il loro senso civico fanno la fila in maniera disciplinata e fluida senza creare scompiglio. Potremmo dire chi va piano va sano e va lontano, ma per noi italici questo detto non vale più. Temo che saremo costretti a fare sì i Bianconigli della situazione prima che sia davvero troppo tardi per salvare il salvabile.

Nicoletta Romano

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