«A Carate vinto e anche convinto. Ripartiamo da qui. Verso il sogno»

Marco Giovio è tornato e con lui la magia: «Tutte le mie energie per il Varese»

Per la prima mezz’ora, è stata di nuovo magia. A questi livelli, Marco Giovio non si vedeva da un po’. Mobile, dinamico, pericoloso, in sintonia con i compagni. E infatti, ciò è coinciso con i migliori 45’ del Varese in stagione. Non per nulla, l’allenatore della Folgore Loris Beoni, a fine partita, ha riconosciuto che «mai in stagione si era visto un Varese così». Che sia un punto di partenza o meglio, di ripartenza, per il Varese e per Giovio stesso, che ha bisogno di tornare a prendere per mano il Varese. L’obiettivo è chiaro ed ambizioso, si chiama Lega Pro, ed ora non si può più sbagliare. E noi ripartiamo proprio dal “10”, Marco Giovio.

Effettivamente a Carate abbiamo disputato un grande primo tempo, giocando alla grande per buona parte dei 45’. Avevamo da riscattare la brutta prestazione contro il Cuneo, ci siamo riusciti: sono contento. Più che tornare a vincere, dovevamo tornare a convincere e per buona parte ci siamo riusciti. Dopo il grande primo tempo siamo un po’ calati, non possiamo negarlo, e abbiamo anche concesso qualcosa.

Probabilmente dobbiamo essere più concentrati, perché siamo partiti bene e dobbiamo mantenere quel rendimento più a lungo. Non dobbiamo commettere l’errore di mollare mentalmente e di pensare che la partita sia archiviata sul 2-0. Bisogna continuare a produrre gioco, non accontentarsi perché mezz’ora di buon gioco non basta.

Sicuramente meglio rispetto a prima: il dolore c’è ancora ma è meno rispetto ai mesi passati. Per un mese e mezzo sono rimasto praticamente fermo, allenandomi poco per non forzare. La sosta sotto questo aspetto mi ha fatto bene e allo stesso tempo male: bene, perché con le terapie ho messo un po’ a posto i miei problemi; male, perché sono rimasto ancora un po’ fermo e per questo motivo ho perso ritmo, e contro il Cuneo si è visto. Comunque, come sempre, finché ho energie da dare e non ho dolore, resto in campo.

Sì, pensavo ad un campionato del genere, equilibrato, con tante squadre in grado di lottare per il primato. Non ci sono partite facili perché anche le ultime della classifica non regalano nulla.

Io sono sempre critico con me stesso quindi penso che posso fare di meglio, posso sempre dare qualcosa in più.

La Caronnese: tra tutte quelle che abbiamo affrontato, è quella che mi ha impressionato di più.

Certo. Abbiamo già dimostrato di poter arrivare in testa durante il girone di andata. Ora dobbiamo ripartire dalla prestazione di domenica con la Folgore Caratese: così possiamo veramente lottare per il campionato.

Non spetta a me dirlo. Noi pensiamo a vincere, queste valutazioni le fa la società. Non sono argomenti per noi giocatori.

Era una delle prime volte che giocavamo insieme, ci siamo trovati molto bene. Ma anche con Scapini l’intesa è ottima, sta solo passando un momento difficile e forse ha perso un po’ di fiducia. Ma sono sicuro che anche lui tornerà a metterla dentro.