«A Scafati senza fare calcoli. E con qualche peso in meno…»

Coach Lilli Ferri alla vigilia della semifinale di ritorno: «Ripetiamo l’atteggiamento di gara 1»

«… Il nostro primo avversario si chiama Varese…». Quante volte lo ha ripetuto coach Lilli Ferri nelle interviste di questa stagione? No, non era un modo di dire, come non è un semplice esercizio stitlistico affermare che «… non è semplice essere Varese…».

Una squadra “obbligata” a vincere, perché ben costruita, ben allenata, favorita di “default” senza quasi nemmeno considerare le contendenti, i loro progressi e una fase regionale della Serie B a competitività crescente negli ultimi anni, quest’anno soprattutto. Facile allora, dietro a tali premesse, fare notizia se il referto non è rosa, se arrivi secondo invece che primo, come è facile crearsi dei fantasmi che rischiano di farti paura dentro, come se sul parquet – tra le fila degli avversari – comparissero due pivot in più a sbarrare la strada del canestro.

Poi arrivano i playoff nazionali e tutto cambia: «Non sei più “condannato” al successo, perché il livello si alza ancora e i tuoi supposti favori si appiattiscono. Certe cose, quest’anno, ci hanno tolto la piacevolezza del campionato: ora ho detto alle mie ragazze di godersela».

Il branco biancorosso ha recepito il messaggio alla lettera: nell’andata delle semifinali playoff per salire in A2 Cassani e compagne hanno battuto Scafati, dotandosi di un buon +13 in vista del ritorno e giocando una delle partite migliori dell’annata agonistica. Quasi come se si fossero tolte un peso: «E io sono orgogliosa di loro – afferma coach Ferri – Mai in questa stagione sono usciti il carattere e la determinazione come domenica scorsa. Abbiamo rispettato appieno il piano partita, ottenendo un risultato per nulla facile contro un avversario tosto, come da previsione del resto: in semifinale playoff ci arrivano solo le squadre vincenti…».

Questa sorta di nemesi auto-indotta e facente leva sull’orgoglio (ma anche e soprattutto su allenamenti seri e attenti) è avvenuta in un PalaBranco strapieno (300 spettatori) e pronto a spingere la Pallacanestro Femminile a traguardi che accarezzano l’empireo. Ora, però, tutti di nuovo sulla terra: domani, ore 17, c’è gara 2. In palio la finalissima contro la vincente tra Faenza e Pescara (+18 per le romagnole all’andata): «Tredici punti di margine possono non essere nulla – continua Ferri – ma noi ce li teniamo stretti. Andiamo in Campania per giocare, ben consapevoli di affrontare una formazione esperta e aggressiva che cercherà il recupero sfruttando il fattore campo. Dobbiamo ripetere il giusto atteggiamento, anche difensivo, di gara 1: abbiamo difeso bene per 40 minuti, cosa che alla lunga ci ha premiato dopo un primo tempo in cui le loro percentuali di tiro erano state molto alte».

Oggi si parte alle 10, con la prua del pulmino a puntare verso sud e verso un sogno che si chiama seconda serie. Da cullare senza paranoie e con una sola consapevolezza: non sarà facile essere Varese, ma è tanto bello….