A testa alta. Varese gioca, Venezia vince

La Openjobmetis cade in casa della seconda in classifica e l’aritmetica spegne il sogno playoff. Ma forse la vera magia è stato vedere una ex ultima della classe giocarsela su un parquet dove hanno vinto solo in 3

Varese piegata a Venezia, Pistoia vince in casa contro Pesaro: l’aritmetica, con due giornate ancora in calendario, spegne il sogno della clamorosa rimonta playoff partendo dall’ultimo posto in classifica (sia i toscani che Capo d’Orlando, al momento ottava, sono avanti negli scontri diretti con la Openjobmetis).

Non vogliamo sprecare più di una frase nel dare conto del verdetto che chiude, di fatto, il campionato della squadra di Attilio Caja: per un’impresa ai limiti dell’impossibile non ci possono essere grandi rimpianti, soprattutto se la memoria ti ricorda come (e dove) era messo questo gruppo mezzo girone fa. Più opportuno, semmai, è certificare l’ennesima grande dimostrazione di carattere di una squadra andata a un nonnulla dallo sbancare il parquet della seconda in classifica, un avversario forte, talentuoso, profondo, che fa partire dalla panchina gente come Ejim, Stone e McGee che sarebbero titolari ovunque.

Al Taliercio l’Artiglio invita gli avversari al tiro al bersaglio (Venezia tira 42, sì quarantadue, volte da 3) e per poco non compie il ratto del secolo: con una zona senza quasi soluzione di continuità, Varese prima subisce la forza della Reyer che fra 5 giorni si giocherà (tanto per dire) la finale di Champions League, poi rientra e sorpassa con la classe offensiva delle sue guardie (da alta Eurolega la prestazione offensiva di Maynor, 27 punti e 8 assist, 31 di valutazione) e con gli importanti contributi da gregari di lusso di Pelle (6 punti, 6 rimbalzi e 3 stoppate), Kangur (6 punti e 4 rimbalzi) e Cavaliero (9 punti con tre triple pesantissime). Peccato per le chance sprecate negli ultimi 5’, con la benzina (soprattutto mentale) che finisce sul più bello, qualche errore di troppo e la tracotanza dei padroni di casa a punire ogni mancanza.

Vince Venezia, non perde Varese: per una volta è giusto scrivere così. E se proprio vogliamo trattare di sogni, che dite di quello che materializza una ex ultima della classe che gioca a testa alta su un campo dove hanno vinto solo in 3? La verità è che finiscono oggi due mesi fantastici che hanno restituito il sorriso e l’orgoglio a chi ama il basket sotto al Sacro Monte: accontentiamoci.

La cronaca racconta di una sfida che si trasforma subito in un grande duello tra Eric Maynor e Stefano Tonut, entrambi ispiratissimi. Se il play di Raeford è bravo a scardinare la prima linea reyerina e a segnare o servire “cioccolatini” per Anosike, il dirimpettaio classe ’93 fa ammattire tutta la difesa biancorossa, colpendo alternativamente da fuori e in penetrazione e segnando 12 punti in 5’. Sul 19-10 del 6’ Caja chiama timeout: ne esce una Varese capace di rispondere colpo su colpo in attacco (si segnalano i cesti di Johnson e Cavaliero) ma ancora inefficace in retroguardia, bagnata da una grandinata orogranata che sancisce il 29-23 del 10’.

Si ritorna in campo e si ritorna – per un attimo – a uomo, con Pelle che sembra in grado di proteggere proficuamente l’area, contribuendo con un paio di altisonanti schiacciate anche a tenere lì Varese nel punteggio (33-27 al 13’). Una prima svolta alla gara la dà un’azione da… 5 punti di Venezia: ennesima tripla di Filloy, fallo di Maynor (veniale) che si becca anche il tecnico e si imbufalisce con arbitri e avversario oriundo. Il tabellone segna 38-27, che diventa presto il massimo svantaggio ospite (43-29) con i canestri di Peric ed Ejim a seguito di una sontuosa circolazione di palla dei locali.

La Openjobmetis potrebbe accusare il colpo, invece risale sulle ali di un Maynor (16 punti nei primi 20’) offensivamente inarrestabile (45-39 al 16’). Quando Venezia riprende a martellare (tripla di Stone 49-39), sono il preziosissimo contributo di Kangur e due bombe (una su “regalo” di Peric allo scadere) di Johnson a ridare una partita vera al Taliercio quando suona la seconda sirena (51-47 al 20’).

La faccia biancorossa è quella giusta dopo il riposo lungo: Anosike e Johnson prima pareggiano poi sorpassano, mentre Caja toglie Eyenga che forza un po’ troppo. Varese, che risale a rimbalzo, trova ancora la strana coppia Maynor-Johnson a corroborare il vantaggio (56-62 al 26’), poi con i quintetti piccoli che si sfidano sul parquet (e la zona ancora schierata da ambo le parti) gli uomini di Caja perdono due occasioni buone per scappare e vengono puniti dalla bomba di Ejim (62-64 al 29’), prima che capitan Cavaliero fissi il 62-67 del 30’.

Contro una contendente così sicura di sé, però non puoi mai abbassare la guardia. Peric e un Haynes scatenato anche in retroguardia (annullato Johnson nel frangente) piazzano un parziale di 10-0 a inizio ultimo quarto che rivolta ancora una volta le sorti del match (72-67 al 34’) e spezza le gambe ai biancorossi in trasferta. I quali provano anche a rientrare e a resistere per un po’ (tripla di Cavaliero e precisione in lunetta di Kangur e Pelle: 74-74 al 36’), ma poi – buttando al vento un paio di possessi in maniera frettolosa – subiscono un altro scossone Reyer. Decisivo. Filloy ed Ejim mettono i chiodi sulla bara: finisce 87-81.

Haynes 11 (1-1, 3-7), Tonut 16 (3-5, 3-6), Bramos (0-5 da 3), Peric 13 (5-10, 1-1), Ortner 4 (2-4); Ejim 17 (3-6, 2-5), Filloy 16 (1-2, 4-8), Viggiano 5 (1-1, 1-5), McGee (0-2 da 3). Ne: Favaretto, Ress. All. De Raffaele.

Maynor 27 (9-14, 2-4), Johnson 20 (1-4, 4-10), Eyenga 4 (2-7, 0-1), Ferrero (0-1, 0-1), Anosike 9 (3-8); Pelle 6 (2-4), Bulleri, Cavaliero 9 (0-4, 3-5), Kangur 6 (2-3, 0-2). Ne: Avramovic, Devita, Canavesi. All. Caja.

Biggi, Baldini, Calbucci

Da 2: Ve 17-31, Va 19-45. Da 3: Ve 15-42, Va 9-23. Tl: Ve 8-12, Va 16-22. Rimbalzi: Ve 43 (13 off., Peric 8), Va 41 (13 off., Anosike 15). Assist: Ve 24 (Haynes 6), Va 19 (Maynor 8). Perse: Ve 8 (Ejim, Peric, Filloy 2), Va 7 (Maynor 3). Recuperate: Ve 3 (Ejim, Tonut, Filloy 1), Va 4 (Maynor 2). Usc. 5 falli: nessuno. F. tecnico a Maynor. Spettatori: 3.380.