Al Gorilla tappa e maglia rosa. «La dedico alla mia mamma»

Greipel fa sua la volata sul traguardo di Tortolì e ha una dedica speciale. Secondo Ferrari, terzo Stuyven

Non poteva che andare così, e ieri sul traguardo sardo di Tortolì il tedesco Andrè Greipel, che già aveva fatto man bassa l’anno scorso, ha ristabilito le gerarchie dopo la vittoria dell’outsider austriaco Pöstlberger sul traguardo di Cagliari.

Greipel, al settimo successo in carriera sulle strade del Giro, si veste di rosa strappando la maglia al carneade austriaco, che pure nell’ultimo chilometro aveva riprovato la “fagianata” del giorno precedente. Il “Gorilla” ha dominato lo sprint, superando l’italiano della UAE Fly Emirates Roberto Ferrari, compagno di Ravasi, e il belga Jasper Stuyven, compagno di team di Alafaci alla Trek.

Una grande gioia per Greipel, che l’anno scorso aveva vinto tre tappe alla corsa rosa ma, in seguito, la sua decisione di ritirarsi per preparare altri appuntamenti aveva lasciato ampie discussioni sul mancato rispetto della corsa. Ebbene, Greipel è tornato e ha vinto ancora: niente da fare per Ewan, Gaviria, Modolo, Nizzolo e gli altri velocisti. Seppur stagionato, il 35enne tedesco è ancora fortissimo e sul traguardo di Tortolì lo ha dimostrato. E la dedica finale ha anche addolcito un po’ quello sguardo aguzzo, da duro: «Sono orgoglioso di aver vinto ancora al Giro e felice per i miei compagni che hanno lavorato a fondo tutto il giorno. Dedico la vittoria e la Maglia Rosa a loro e a mia mamma».

Tra ieri e oggi, complici i saliscendi e qualche guasto meccanico, alcuni big hanoo lasciato per strada secondi importanti: Kruijswijk ha perso 13’’ da Nibali e Quintana, peggio hanno fatto Rolland e Zakarin, lontani 18’’. Oggi si consumerà l’ultimo atto di questa quarta parentesi rosa della storia in Sardegna: dopo il 1961, il 1991 ed il 2007, in questa edizione del centenario il Giro ha dipinto nuovamente l’isola, ricevendo in cambio entusiasmo e passione. Si va da un’isola all’altra: oggi si arriverà a Cagliari, dopo 148 chilometri pressoché pianeggianti, con un solo GPM di quarta categoria (Capo Boi), che non dovrebbe sventare un arrivo in volata, a meno che si materializzino nuovi Pöstlberger.

Domani invece il trasferimento in Sicilia, dove si ripartirà martedì, precisamente da Cefalù, per approdare in cima all’Etna, a casa di Vincenzo Nibali, che vorrà dire la sua. Lo spettacolo è appena iniziato, da martedì si farà sul serio, e ci divertiremo.