Al Taliercio serve una vera impresa

Openjobmetis in trasferta a Venezia, contro l’organico profondo e ricco di talento allenato da De Raffaele

Al tifoso, che ragiona con il cuore, non la puoi raccontare: montagne invalicabili non esistono, almeno finché esiste anche una sola speranza di raggiungere la vetta. L’Everest di chi tifa Varese oggi come oggi si chiama playoff e sfidiamo chiunque abbia il biancorosso tatuato dentro a non dare un’occhiata – questo pomeriggio – a ciò che avverrà sui parquet dove si esibiranno Pistoia e Brindisi, le potenziali “vittime” da superare in una scalata che avrebbe del miracoloso.

Così sia: mentre i Resuscitabili di Attilio Caja se la vedranno al Taliercio contro la seconda in classifica (e finalista di Fiba Champions League), i toscani di Vincenzino Esposito ospiteranno una Consultinvest Pesaro alla ricerca di una vittoria che potrebbe anche significare salvezza (se contemporanea a una sconfitta di Cremona contro Cantù); qualche centinaio di chilometri più a sud, i pugliesi guidati da Meo Sacchetti faranno visita a una Caserta che nulla ha più da chiedere alla sua marcia stagionale ed è alle prese con un organico fiaccato dagli infortuni e in rapido dissolvimento (vedi l’uscita prossima di Cinciarini in direzione Bologna). Le condizioni del sogno post season sempre le stesse sono: 3 vittorie su 3 per la Openjobmetis, 2 sconfitte su 3 per le contendenti sopracitate.

A Masnago e dintorni, è risaputo, si ragiona in un altro modo: Venezia sarà solo l’ennesima tappa del cammino di una squadra che ha cambiato pelle e vuole continuare a divertirsi e a divertire, provando domenica dopo domenica ad alzare l’asticella della propria competitività. Il carico da 90, tra il serio e il faceto, lo ha semmai messo sul piatto “lo sponsor” Rosario Rasizza, che l’altra sera ha sottolineato a beneficio dei naviganti l’importanza per lui del “derby del lavoro” contro la diretta concorrente Umana, presieduta dall’amico Luigi Brugnaro. Lasciandosi scappare, insieme a un sorriso, che l’eventuale rinnovo di sponsorizzazione da parte di Openjobmetis verrà valutato diversamente a seconda del risultato del Taliercio.

L’analisi della vigilia “racconta”, tuttavia, di un’impresa molto complessa per Cavaliero e compagni, per qualità e profondità del roster lagunare.

La Venezia che ha conquistato sei successi nelle ultime sette gare (che sfida contro una Varese da 7 su 8…), la Reyer che dovrà resistere agli assalti di Avellino a una seconda piazza legittimata con un ruolino da grande, si manifesta con la sua classica trazione anteriore intrisa di affidabilità e di talento. In regia probabile venga accordata fiducia ancora una volta a Stefano Tonut (), ma le alternative al virgulto classe 1993 non mancano di certo: a casa Reyer è tornato di recente Julyan Stone (), il quale si aggiunge a un back-up che conta anche dell’apporto del solido Ariel Filloy ().

In guardia, occhio all’imprevedibilità del leader offensivo orogranata MarQuez Haynes (
), brutto cliente (per varietà di soluzioni) per un Dominique Johnson chiamato a una prestazione (anche) difensiva di livello. In ala piccola spazio a uno dei migliori tiratori da 3 della serie A, Michael Bramos (), in posizione “4” ecco la pericolosissima doppia dimensione intrisa di combattività che appartiene a Hrvoje Peric ().

Sotto canestro (dove Thomas Ress, assenza che sembrava scontata nei giorni scorsi, è dato in recupero) l’unico centro di ruolo rimane il veterano austriaco Benjamin Ortner (), con Esteban Batista (chiamato un mese fa per sostituire l’infortunato Jamelle Hagins) che marcherà sicuramente visita. Non è che sia propriamente una bella notizia: come sottolineato da Attilio Caja venerdì, l’atipicità di Melvin Ejim (), utilizzato normalmente da De Raffaele come ala ma pronto a dare qualche minuto da centro, potrebbe essere un problema per i pivot varesini (soprattutto per Anosike). Completano la rosa di scelte Jeff Viggiano () e Tyrus McGee (), “titolare” prestato alla panchina come crack in un complesso cui davvero non manca nulla.

Sperare nella distrazione coppa (l’Umana il prossimo weekend si giocherà il titolo a Tenerife)? Troppo scontato: Venezia è avversario abituato al doppio impegno e attrezzato per non disperdere energie. Per espugnare il Taliercio servirà solo un’impresa vera, grande quanto un sogno che non vuole morire.