Al Trofeo Binda è sempre spettacolo

La 19a edizione si chiude in volata: vince la statunitense Rivera. Tra le Junior trionfa l’olandese Wiebes

Vittoria a stelle e strisce al Trofeo Binda: è la statunitense Coryn Rivera a raccogliere il testimone di Lizzie Armitstead e ad aggiudicarsi la 19a edizione della corsa internazionale che si chiude a Cittiglio.

Grande l’affermazione dell’americana del Team Sunweb, che in una volata a tre, con il gruppo a pochi metri di distanza, si impone sulla cubana Arlenis Sierra del Team Astana e sulla danese della Cervelo Bigla Cecilie Uttrup Ludwig.

Per la Rivera è la prima affermazione con la maglia di una formazione World Tour e in conferenza stampa nel post-gara la statunitense non ha nascosto l’emozione per questo risultato. La prima italiana al traguardo è Elena Cecchini, della Canyon, quinta classificata a soli due secondi di ritardo dal terzetto di testa.

Settima invece Elisa Longo Borghini che, dopo la grandissima vittoria alla Strade Bianche, non riesce a confermare il piazzamento ma è in grado di mantenere comunque la vetta della classifica generale del World Tour. La stessa Longo Borghini, bronzo olimpico a Rio, nel post gara, ha commentato così la sua giornata: «Correre il Trofeo Binda è come sentirsi a casa per me: c’è tanta gente che saluta per strada ed è una manifestazione molto ben organizzata. Il mio obiettivo primario in realtà non è vincere la classifica del World Tour, però al momento vesto questa maglia di leader… Dunque, perché non provarci?».

La 19a edizione del Trofeo Binda, da Taino a Cittiglio come da tradizione, si conferma uno spettacolo di pubblico e anche agonistico, con un arrivo combattuto e spettacolare nella categoria delle donne Elite: il guizzo della Rivera sull’arrivo in salita di Cittiglio rappresenta un bel numero, un’azione davvero rilevante.

Dopo la doppia affermazione britannica delle ultime edizioni con Lizzie Armitsetad Deignan, il podio è di nuovo tutto straniero. Per risalire all’ultimo successo italiano è necessario tornare al 2013 quando ad imporsi fu proprio Elisa Longo Borghini.

Grande spettacolo anche nella gara del mattino tra le Donne Junior, che è andata alla giovane olandese Lorena Wiebes, che ha regolato allo sprint la vincitrice della edizione scorsa, ossia la francese Clara Copponi. Anche qui, dunque, affermazione straniera: terzo gradino del podio per la prima azzurra, Martina Fidanza.

Sventola il tricolore anche ai piedi del podio, grazie al quarto posto di Letizia Paternoster. Questo risultato non cambia la prima posizione della classifica della Coppa delle Nazioni junior, dopo la prima europea. Al comando c’è sempre l’Australia che precede di una misura la Francia. Seguono poi l’Etiopia, l’Olanda e la Gran Bretagna.

Cala così il sipario sull’ennesimo successo organizzativo e di pubblico di una corsa che anno dopo anno si conferma come appuntamento fisso e importante del calendario internazionale delle due ruote femminili: organizzazione (cycling Sport Promotion di Mario Minervino), pubblico ed atlete hanno risposto presente, come sempre.