Ala piccola, si comincia. Non sarà Christian Eyenga

Davvero difficile un ritorno di “Air Congo”

Missione ala piccola, si parte da zero: nessun nome caldo sul taccuino dell’asse tecnica. Nemmeno Christian Eyenga, al momento davvero lontano da un ritorno in canotta biancorossa.

Firmati Tyler Cain, nuovo centro, e Cameron Wells, playmaker titolare (entrambi i giocatori saranno annunciati nei prossimi giorni), Varese si è messa alla ricerca del “3” che andrà a completare il quintetto di coach Attilio Caja. Con il direttore generale Claudio Coldebella in partenza per la Summer League di Las Vegas (dove conta esserci più che altro per questioni di contatti e rapporti che non per osservare i giocatori…), la cernita dei “profili” è solo all’inizio. E, dopo aver allestito il 90% del roster a tempo di record, la società non pare avere – giustamente – fretta.

Il candidato dovrà essere necessariamente europeo o di nazionalità rientrante nell’accordo di Cotonou, avendo la Openjobmetis già in dote i tre extracomunitari previsti dal regolamento. Al bando le scommesse: si cerca un giocatore piuttosto esperto del basket continentale, che sia – al pari di un Wells, per esempio – desideroso di compiere un salto di qualità, portando in dote caratteristiche di affidabilità e volontà di mettersi in gioco.

Nessuna preclusione verso elementi che non siano classificabili come “3” puri, in un basket che peraltro vede i suoi ruoli ormai molto “sfumati”: la versatilità di Okoye e di Ferrero e la presenza da rincalzo di Avramovic consentono di valutare anche guardie-ali o “3-4”.

Mai dire mai, ma nel contesto attuale è assai improbabile che Eyenga rientri tra i papabili. Non solo perché la trattativa condotta nelle settimane scorse non è giunta ad alcuna soddisfazione reciproca (e negli ultimi tempi non ci sono stati ulteriori contatti tra le parti), ma anche perché Varese è intenzionata a capire davvero se non ci siano in giro giocatori più funzionali di “Air Congo” al nascente progetto tecnico.