Aleksa il santo (solo per un giorno). Pelle e Cain, staffetta sotto le plance

Tambone si perde Moore, Waller va di tentativi e di errori

Il vangelo secondo Artiglio lo ha folgorato sulla via di Masnago, durante uno dei giorni della scorsa settimana. Contro Pistoia la sua via diventa retta, la sua preghiera costante, la sua anima candida. Due strisce da 7 e 8 punti che fanno sopravvivere offensivamente una squadra che nella metà campo d’attacco a volte accarezza la banalità. Lui è novità e nell’occasione anche giudizio: santo. Almeno per un giorno.

Diventa il rimedio quando l’allenatore pavese decide che ha visto troppi rimbalzi cadere nelle mani degli avversari. Lui entra, ne prende un paio e rovina un po’ le previsioni di abbuffata ospite. Poi è vero che Kennedy nella ripresa talvolta lo scherza…

Quattro minuti, un assist, uno 0/2 ai liberi. Comparsata senza infamia e senza lode

Partita difficile per Stan, all’asciutto dalla lunga, altalenante dentro l’aerea e spesso a rincorrere l’avversario diretto in difesa, dove peraltro l’impegno non manca mai. Un canestro inventato allo scadere dei 24” nell’ultimo quarto, però, proprio quando era importante non sbagliare, gli fa guadagnare la pagnotta

Se di fronte a Moore non pieghi le ginocchia, quello che ha scritto il vangelo di cui scrivevamo sopra si incazza. Tanto, Matteo.

Viene fuori alla distanza, come spesso gli accade. Soffre Kennedy, poi gli prende quantomeno le misure. I punti elemosinati sotto canestro (di forza, di posizione, di costanza, senza paura) diventano decisivi nell’ultimo quarto

Contro Bond, più chili e più centimetri, ci prova con la velocità di mani e gambe. Alterno.

Il suo urlo liberatorio dopo il canestro del 78-73, al culmine di un parziale di 10 punti che reca esclusivamente la sua firma, racconta di quanto Cameron attendesse il momento della resurrezione. Caja lo aveva annunciato in crescita, lui fa quello che gli era stato cucito addosso in estate: prende iniziative. Ed è un bel vedere.

Per tentativi ed errori. Ma qualche punticino dei suoi lo mette

Impatto da Sir, proseguimento da operaio. Convince Caja a tenerlo in campo nel secondo tempo dopo i soli 10 minuti giocati in precedenza: c’è da sbocciare alla Botte per questo, caro Damian. Fidati.