Ancora in vetta!

Quarto 1-0 del Varese, che batte l’Oltrepovoghera, si riprende il Franco Ossola e torna in testa alla classifica

Scapini-gol, boato che parte dal Franco Ossola e arriva al Sacro Monte, quarto 1-0 in cinque partite, vetta riconquistata. Uniti, grintosi, rabbiosi. In campo e sugli spalti. Così il Varese Calcio si scrolla di dosso la peggior settimana della sua recente storia, batte l’Oltrepovoghera e torna a guardare tutti dall’alto in basso grazie al ko (2-0) della Pro Sesto in casa del Verbania. Per scrollarsi di dosso dubbi e paure –

dopo il clamoroso tracollo contro il Borgosesia e la prematura uscita dalla Coppa Italia al termine di 90’ da dimenticare contro la Caronnese – non c’era modo migliore: mister Ramella ha avuto il coraggio e l’intelligenza di cambiare, i senatori si sono messi in testa al gruppo, i giovani hanno seguito con volontà e applicazione. Ora all’orizzonte c’è la trasferta in casa del Bra, ancora fermo a 0 punti, dove i biancorossi dovranno dare quella dimostrazione di forza necessaria per dire a tutti – a loro stessi in primis – che la squadra da battere è e resta quella che porta San Vittore sulla maglia in giro per la serie D.

Torniamo indietro, ai cancelli del Franco Ossola. Il momento è difficile e tutti vogliono dare il proprio contributo: c’è l’indimenticabile Neto Pereira, arriva Dennis Scapinello, il Rinaldo ai tavolini del bar spiega le “dritte” date a Ramella (il “Bearzot” di Masnago, a colloquio col tecnico dopo la rifinitura del sabato, ha perorato la causa del cambio di modulo), i bimbi della fondazione Ascoli hanno pronti gli striscioni per il giro di campo in onore di Erika Gibellini. Non è un caso nemmeno che, sulla panchina avversaria, sieda Maurizio Brancaccio, il numero 1 più amato degli ultimi 30 anni a Varese (difese la porta dei sogni dal 1995 al 2000), preparatore dei portieri della squadra pavese. In campo, come anticipato, c’è una novità: Ramella passa all’albero di Natale (4-3-2-1) con Gazo, Calzi e Zazzi in mediana e Giovio-Rolando a supporto di Scapini. Dalla parte opposta, nel 4-1-4-1 pavese, D’Aniello gioca da play mentre Coccu e Cleur fanno l’elastico per aiutare a metà e accompagnare Romano.

Al Varese bastano 2’ per dimostrare la voglia di voltar pagina: Gazo recupera, Rolando anticipa un avversario e serve Giovio, il 10 spara rasoterra dal limite a un soffio dall’angolino. Il lavoro in fase di filtro funziona, con Gazo trascinatore, in costruzione è più Calzi che Zazzi a prendersi responsabilità: quello che conta, è che il possesso è principalmente dei biancorossi. La guardia non si può però abbassare. Lo dimostra Coccu, che guadagna un centimetro di vantaggio su Bonanni e, controllato il rimbalzo, fa partire un missile che si stampa sulla traversa, bacia la riga e esce dalla porta: clamoroso brivido (27’). Ferri, fascia al braccio, sistema subito la situazione (35’, chiusura da veterano) e sprona i compagni. Rolando impegna Cizza (36’), poi ci provano Scapini e Giovio: il primo si ferma su una parata superlativa del portiere ospite (42’), il secondo strozza la piazzata dal limite e si dispera (45’).

Il pubblico è ancora rigido, scottato dalla batosta presa dal Borgosesia, ma il Varese è altra pasta, pur con l’occasione migliore – seppur estemporanea – costruita dai pavesi. Si va alla ripresa, aperta dalla volata e assist di Gazo per Scapini, la cui deviazione finisce tra le braccia di Cizza (1’). Le linee però vanno via via chiudendosi – lo erano già quelle biancorosse, lo fanno anche quelle degli ospiti – e le occasioni latitano. Qualche ultimo passaggio sbagliato di troppo, poi Calzi, dalla grandissima distanza, risveglia Cizza (32’). In più, c’è un Giovio che non ha paura di caricarsi i compagni sulle spalle, chiede palla e spinge per trovare la giocata: al 33’ la sterzata è buona, ma il tiro sul primo è preda di Cizza; al 34’ l’assist al centro è goloso ma Scapini è di un filo in anticipo; al 35’ la spizzata è perfetta e Scapini infila in rete, ma il guardalinee chiama il fuorigioco. Un fuorigioco che il popolo biancorosso non prende benissimo: il ruggito dagli spalti è fortissimo, abbraccia i giocatori e li fa diventare un tutt’uno. La spinta è feroce, qualcosa sta per succedere. E, soffrendo tutti insieme, si riesce anche ad aspettare fino in fondo (42’): angolo di Giovio, Ferri può solo spizzare, Calzi la va a prendere sul secondo e la rimette dentro, Scapini vola in cielo e incorna l’1-0. Il boato del Franco Ossola riempie l’aria e sale in cielo fino al Sacro Monte, il bomber caccia fuori la lingua e vola a festeggiare insieme a compagni e tifosi, il Varese scrive 1-0 per la quarta volta nel suo score e torna unito, grintoso e rabbioso. E in testa alla classifica.

QUI LE PAGELLE

: nel st Scapini al 42’

: Pissardo; Talarico, Simonetto, Ferri, Bonanni; Gazo, Calzi, Zazzi (Bottone dal 17’ st); Rolando (Becchio dal 26’ st), Giovio; Scapini (Lercara dal 45’ st). A disposizione: Consol, Granzotto, Musso, Cusinato, Piraccini, Salvatore. All. Ramella.


: Cizza; Battistotti, Di Placido, Colombo, Tomat; D’Aniello; Coccu, Pitarresi (Margaglio dal 45′ st), Chimenti (Panigada dal 20’ st), Cleur (Doria dall’11’ st), Romano. A disposizione: Paioli, Hajrullai, Monopoli, Dagnoni, Sabau, Zemide. All. Fasce.

Cascone di Nocera Inferiore (Roman Fulin di Maniago e Tesolin di Portogruaro).

Spettatori 1500. Ammoniti: D’Aniello. Angoli: 8-2; fuorigioco: 9-2; tiri (in porta): 15 (10) – 4(3); falli: 11-11; recupero: 0’ + 5’.