«Asmini e Turotti ottimi acquisti. Con loro si può essere ottimisti»

Calcio - I numeri 1 di Pro Patria Club e Tigrotto condividono le prime mosse. Pareri diversi solo sul ripescaggio

Le prime mosse della presidentessa Patrizia Testa sono piaciute alla tifoseria della Pro Patria. Certo, è presto per lasciarsi andare all’ottimismo più sfrenato (la prudenza non è mai troppa, soprattutto dopo quello che è successo negli ultimi anni) ma indubbiamente i primi passi del nuovo corso – le nomine del direttore generale Salvatore Asmini e del direttore sportivo Sandro Turotti – sono state ben accolte dal popolo biancoblù. Per sondare gli umori della piazza abbiamo chiesto lumi ai presidenti del Pro Patria Club e del “Tigrotto”.

«Stiamo ricominciando a pensare positivo – afferma Roberto Centenaro, presidente del Pro Patria Club – Il curriculum di Asmini e Turotti dimostra che stiamo parlando di due professionisti di valore. Se il buon giorno si vede dal mattino, la prossima stagione potrebbe finalmente riservarci soddisfazioni». Per il Ppc Patrizia Testa è partita col piede giusto nella sue nuove vesti di presidentessa. «Ci sta mettendo tutta la buona volontà, dimostrando grande amore per la Pro Patria»

osserva Centenaro. E la tifoseria biancoblù ricomincia a guardare al futuro con un certo ottimismo: «Parlando quasi quotidianamente con alcuni tifosi storici, mi sembra di percepire un ritrovato entusiasmo – continua il presidente del Ppc – Anche nei bar, dopo mesi di totale indifferenza, qualcuno ha ripreso a farmi domande sulla Pro Patria e i suoi programmi futuri: buon segno, vuol dire che si sta ricreando interesse». Per Centenaro la società fa bene a lavorare per una riammissione in Lega Pro: «Per una ragione molto semplice: la Serie C è meno costosa della D – osserva Centenaro – La Pro Patria non può stare in D per vivacchiare: dovrebbe allestire una squadra capace di lottare per vincere il campionato. E allora dico: costerebbe di meno una Lega Pro dignitosa che una Serie D di vertice. Sono anche convinto che, grazie alla presenza di Patrizia Testa e dei nuovi dirigenti, la Pro Patria possa disputare un buon campionato e attirare di conseguenza i tifosi allo “Speroni”».

Regna una certa fiducia anche al club “Il Tigrotto”: «Per Asmini e Turotti parla il curriculum – dice il presidente Simone Lamperti – Hanno esperienza e competenza, diversamente da quelli che hanno affiancato Patrizia Testa nella scorsa sciagurata stagione. È ancora presto per dare dei giudizi definitivi, ma le premesse fanno ben sperare. Ci sono i presupposti perché la Pro Patria possa invogliare i tifosi a tornare allo stadio». Le sensazioni di Lamperti sono condivise da altri esponenti del “Tigrotto”: «Parlando con alcuni tifosi di antica data colgo lo stesso ottimismo. Chiaramente andiamo tutti coi piedi di piombo, dopo le delusioni del passato. Ma le prime mosse della società, con le nomine di Asmini e Turotti, non possono che soddisfarci». Tra i tifosi biancoblù ci si interroga se sia meglio ripartire dalla Serie D o riprovare (attraverso una riammissione o il ripescaggio) l’esperienza nel calcio professionistico: «Il mio pensiero è sempre lo stesso – ragiona Simone Lamperti – Sarebbe giusto ripartire dalla Serie D (categoria in cui siamo finiti per demerito nostro) con una squadra capace di lottare per un immediato ritorno in Lega Pro. Detto questo, se dovesse arrivare un ripescaggio, non credo sia il caso di sputarci sopra. A patto – puntualizza Lamperti – che si allestisca una squadra degna della Lega Pro, a differenza di quanto avvenuto l’anno scorso».