«Baiano è partito meglio di me. Fidatevi, è l’allenatore giusto»

Beppe Sannino domenica era al Franco Ossola: «Sapore speciale»

Lo aveva promesso, è stato di parola. Ma, sinceramente, di dubbi ne avevamo pochi. Beppe Sannino ieri era al Franco Ossola: ha voluto a tutti i costi vedere dal vivo l’esordio del suo “allievo” Ciccio Baiano. Ed ha portato fortuna perché il Varese ha portato a casa il bottino pieno vincendo per la prima volta in stagione con più di un gol di scarto. Se, oltre alla vittoria ritrovata, ci fosse da trovare un ulteriore passo avanti, questa potrebbe essere una chiave di lettura.

Beppe, seduto in tribuna al fianco del vicepresidente Paolo Basile, ha assistito con vivo interesse all’inizio di una nuova pagina della storia del Varese Calcio, di cui lui stesso ha scritto libri e libri. Non era semplice iniziare con un successo, o meglio in generale vincere non è mai scontato. Sannino, ad esempio, esordì in C2 con un pareggio contro l’Alessandria. Sotto questo aspetto, Beppe ci scherza anche, dall’altro capo del telefono: «Diciamo che sotto questo aspetto, Ciccio ha già fatto meglio di me. Solo che poi quel Varese non perse più in casa per più di tre anni».

Bene, dunque, la sfida è lanciata, starà a Baiano raccoglierla. La sconfitta casalinga con il Borgosesia, per come è arrivata e per le proporzioni che ha assunto, ha ferito il popolo biancorosso. Veder espugnato il proprio fortino in quel modo, non è affatto piacevole. Un punto sulla lista potrebbe essere dunque quello di rendere il Franco Ossola una strada intransitabile per le altre squadre: «Sì, Masnago era un fortino per il mio Varese – ammette Sannino – Era la nostra forza. Però se si vuole vincere il campionato, la prima cosa da fare è non subire gol». A ben vedere, il Varese ha chiuso la saracinesca da tre partite consecutive, i gol presi in totale sono quattro in campionato, di cui tre solo contro il Borgosesia.

Riavvolgiamo il filo però, torniamo a Beppe Sannino, al suo ritorno al Franco Ossola, un posto mai banale per uno come lui: «Tornare in questo stadio, a Masnago, ha sempre un sapore speciale per me. Sabato ero a Brescia con la Salernitana, mi ero ripromesso di fare un salto per vedere Ciccio all’opera, o quantomeno per salutarlo. È stato un bel pomeriggio, anche perché il Varese è partito con il piede giusto in questa nuova avventura, e pian piano Baiano riuscirà a rendere visibile la sua mano, il suo lavoro su questa squadra. Perché adesso è la sua squadra».

Un posto speciale, sì, anche perché ha promesso più volte che qui tornerà, da allenatore, prima o poi. Lo ha confidato anche al grande tifoso Samuele Sculco, domenica. Non ci sono dubbi, perché quando fa una promessa, Sannino è abituato a mantenerla. Ieri lui e Baiano non si sono incrociati, perché Beppe ha lasciato la tribuna poco prima della fine della partita, salutato dagli applausi e dai cori di uno stadio intero. Insomma, il giusto omaggio per una leggenda come lui,

da queste parti. Quello che si dovevano confidare, però, già se lo erano detti nei giorni scorsi: «Sì, ci siamo sentiti più volte, ma lo facciamo spesso. L’ho chiamato prima della conferenza stampa di presentazione, ci siamo risentiti poi. Gli ho fatto i complimenti prima della partita, sappiamo entrambi che sarà un lungo cammino, però Ciccio farà bene. Gli ho parlato più da amico, perché quello che ci unisce alla fine è un legame vero. Ci tengo a lui, non solo per ciò che riguarda il campo, e allo stesso tempo mi auguro con il cuore che possa fare bene perché si merita questa occasione».

Il Varese visto in campo ha destato una buona impressione, il successo alla fine dei conti è stato meritato: «Credo sia meritato, assolutamente. Anche perché, e non va sottovalutato, gli avversari erano tosti. Il Pinerolo è un’ottima squadra, lo ha dimostrato. Ma il Varese ha fatto qualcosa in più: il risultato è giusto».

Il Baiano allenatore si è presentato al pubblico con scelte forti, forse impopolari, su tutte quella di lasciare inizialmente in panchina Federico Zazzi, faro del centrocampo biancorosso, giovane dal talento indiscutibile: «Zazzi è un ottimo giocatore – commenta Sannino – che è importante per il Varese così come lo sono, ad esempio, Rolando e Giovio. Sicuramente ognuno di loro farà bene. Penso che Ciccio sia un maestro sotto questo aspetto, perché è attento negli allenamenti, premia il lavoro, è molto attento. Poi Zazzi è giovane e come tutti i giovani salta all’occhio, però lui sa bene quanto sia forte e promettente, e penso che sia la persona giusta per salvaguardarlo e per farlo rendere al meglio durante la stagione. Quindi non si tratta di una scelta definitiva. Fidatevi, state tranquilli: Ciccio farà benissimo».